Citazioni dai libri, quale preferite?

a me piace molto la divina commedia, la parte dell'inferno quindi:


"nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la dritta via era smarrita"

e
"lasciate fuori ogni speranza o voi che entrate"

Una citazione ke mi piace molto tratta da L'Alchimista di Paulo Cohelo:

"L'uomo è fatto per tradire il suo destino"

"E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e bib saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno che sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta."

S.Tamaro, va dove ti porta il cuore

---

visto che si parla del signore degli anelli metto questa:

"Tre anelli ai re fegli elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai principi dei nani nelle lor rocche di pietra.
Nove agli uomin che la triste morte attende,
Uno per l'oscuro signore chiuso nella reggia tetra
Nella terra di Mordor dove l'ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella terra di Mordor dove l'ombra cupa scende."

Grazie

Solo una piccola correzione: "Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende" (eheh lo so sono troppo pignola... ma è una caratteristica del mio segno zodiacale - Vergine - non posso farci nulla... specialmente se si tratta del SdA )

Giacchè ci sono, un'altra:

Ma Éowyn rispose: «Tutte le tue parole significano soltanto: “Sei una donna e il tuo compito è la casa. Ma quando gli uomini saranno morti in battaglia con onore, tu avrai il permesso di bruciare insieme con la casa, perché ormai gli uomini non ne avranno più bisogno”. Ma io sono della casa di Eorl, e non una serva. So cavalcare e maneggiare le armi, e non temo né il dolore né la morte».
«Che cosa temi dunque, signora?», egli domandò.
«Una gabbia», ella rispose. «Rimanere chiusa dietro le sbarre finché il tempo e l’età ne avranno fatto un’abitudine, e ogni possibilità di compiere grandi azioni sarà per sempre scomparsa».

JRR Tolkien - SdA

e brava la nostra pignolina!
bella anke l'altra citazione! oggi è la seconda volta ke la leggo!

ops è vero, l'avevo dimenticato

Perdete ogni speranza..O voi che entrate..mai più sperate..vivi..di rivedere l'azzurro cielo...
Ecco scritta così sta fuori la porta della mia classe [/I]

Sopra gli stagni, sopra i monti e le vallate, sopra le foreste, le nuvole, gli oceani, al di là del sole, oltre gli spazi eterei, al di là dei confini delle sfere stellate, spirito, tu ti muovi con agilità, e, come un buon nuotatore nell'estasi dell'onda, solchi festosamente l'immensità profonda, con un'indicibile e maschia voluttà. Fuggi lontano da questi morbosi miasmi, vola a purificarti nell'aria superiore, e bevi, come un puro e celestiale liquore, il chiaro fuoco che colma i limpidi spazi. Alle spalle gli affanni e le vaste pene che gravano opprimenti sull'esistenza brumosa, fortunato chi può, con ala vigorosa, slanciarsi verso i campi luminosi e sereni; l'uomo i cui pensieri, come fanno le allodole, verso il cielo al mattino liberi s'avventano · che sorvola la vita e intende facilmente il linguaggio dei fiori e delle cose mute!

Charls Boudelaire Elevation

Edited by beat1 - 21/1/2006, 09:10

Io - proseguì poi don Mariano - ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, che mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre. Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo.

Il Giorno della Civetta, Leonardo Sciascia

"Le guerre si perdono sempre.
I vincitori e i vinti sono solo i sopravvissuti"

(La fabbrica dei suicidi - m. smith)

"muori anche tu,caro mio.Perche strilli tanto?
anche patroclo e' morto e fu ben migliore di te.
Non vedi come io sono bello e gagliardo?
e son di nobile padre e mi partori' divina madre
pur mi sta sopra la morte e la Moira crudele"

-Omero(pare), Iliade-
stesso concetto a distanza d secoli e comunque non potevo non citare il primo libro della civilta' occidentale.....

la mia citazione preferita viene dalla divina commedia,dall'inferno precisamente,quando brunetto latini dice a dante:se segui la tua stella,non puoi sfuggir al glorioso porto...

una delle mie preferite della divina commedia è:
"Per me si va nella città dolente,per me si va nell'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente,giustizia mosse il mio alto fattore,
fecemi la divina potestate,la somma sapienza e lo divino amore.
Dinnanzi a me non furon cose create,se non etterne,ed io etterna duro.
Lasciate ogni speranza voi che entrate"

la frase intera che sta sull'entrata dell'inferno

cmq piace molto anche a me

già