*Iside* |
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| Ohoh rispolvero uno dei miei topic preferiti... «Questo è l'unico sole che vedrai mai. Ma avrai a disposizione un millennio di notti per vedere la luce come nessun mortale l'ha mai vista, per strappare alle stelle lontane, come se tu fossi Prometeo, un'eterna illuminazione grazie cui comprendere tutte le cose.» E io, che avevo ammirato una ben più meravigliosa luce celestiale nel regno da cui ero stato scacciato, adesso desideravo soltanto che lui la spegnesse per sempre.~«Fingi e diventa più forte con ogni finzione», mi sussurrò Marius all'orecchio. «O, meglio, avvicinati e sii affettuoso e ama, senza il lusso della totale onestà. Perché l'amore può colmare ogni distanza.»~Uno dei ragazzi mi comprò un piccolo prodigio perché ne ero rimasto affascinato. Era un oggetto ticchettante. Non riuscivo a comprendere la teoria di quell'oggetto, minuscolo e ticchettante, tempestato di pietre preziose, e tutte le mani puntate verso il cielo non riuscivano a spiegarmela. Infine, scioccato, capii: sotto tutta la sua filigrana e vernice, il suo strano vetro e la cornice ingioiellata, era un minuscolo orologio. Lo strinsi e mi sentii stordito. Avevo sempre pensato che gli orologi non fossero altro che enormi, mirabili oggetti fissati a torri di chiese o pareti. «Adesso porto con me il tempo», sussurrai in greco, guardando i miei amici. [...] Volevo dire che quella prodigiosa scoperta significava qualcosa, qualcosa di personale. Era un messaggio per me proveniente da un altro mondo, frettolosamente e pericolosamente dimenticato. Il tempo non era più il tempo e non lo sarebbe mai stato. Il giorno non era il giorno né la notte. [...] Credo di aver sussurrato scioccamente: «Siamo nel mondo».Tutte e tre da Armand il vampiro, di Anne Rice
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