Smallville Italia

Racconti horror, postateli qui

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kil4ri
view post Posted on 10/5/2010, 18:31




il primo è stato coppiato da piccoli brividi
 
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gogo1
view post Posted on 2/12/2013, 15:33




troppo semplicehttps://img.forumfree.net/html/emoticons/black/dry.gif
 
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Haciko4evah
view post Posted on 1/6/2014, 13:28




Questa Poesia s'intitola Poesia Mortale:
Passa una poesia mortale tra la tua mente, non è una poesia comune, i suoi canti sono di gente uccisa di bambine massacrate, di luoghi maledetti dentro la tua testa, non ha un libro su cui essere scritta il suo contenitore è il seme della tua pazzia,la sua penna è il tuo machete, la sua diffusione è incontenibile, parte da i campi più neri e raggiunge le cittadine più tranquille,ora la poesia è pensata,ora è scritta con il sangue, tuo e delle tue vittime, ora la poesia è scritta e ora ha un titolo "follia"
p.s. Spero d'aver capito come si pubblicano le storie in questo sito xD e spero che questa " poesia" vi piaccia :)

Edited by Haciko4evah - 21/7/2014, 13:55
 
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Haciko4evah
view post Posted on 2/6/2014, 16:53




Questa storia s'intitola "Je Suis Tellment Desolè"
questo diario è stato trovato all'università di Parigi nel lontano 1987, e quello che c'è in questa storia non vi farà più dormire la notte.
Caro Darius:
i soldati dell'Inquisizione mi hanno detto di farmi un diario per raccontare quello che succederà in questa spedizione. e molti dei miei compagni mi hanno molte volte ripetuto di farlo così eccomi qua, inizierò con raccontarti il motivo di questa spedizione, a quanto pare in un monastero a Whonbürgen è scappata una strega, una ragazza di 12 anni, dei racconti narrano che lei abbia preso il controllo di una delle guardie di quel monastero e lo abbia costretto ad ucciderli tutti, e infine aiutò la ragazza a scappare liberandola, l'attimo dopo lui si tolse la vita, la ragazza scappò da quel monastero e per cinque giorni di tutta questa storia non si seppe nulla, ora però la ragazza è stata trovata in un osteria, un testimone oculare parla di averla vista dirigersi verso il bosco ed è lì che andremo. per ora è tutto ti informerò appena possibile
le pagine poi non raccontano niente, o troppo sbiadite o troppo annerite, in molti tratti le parole sembrano inghiottire il foglio coprendolo con il loro inchiostro, e così per 45 pagine non si può tradurre niente ma poi si arriva alla 46°
Caro Darius:
l'abbiamo vista! 5 mesi di caccia ci hanno portato nei boschi di çamenteur, ed io la vidi, la strega era ridotta uno straccio, gli abiti strappati, le gambe piene di tagli, il viso era coperto di lividi ed un occhio era coperto da una bandana, il naso era rigato da un lungo taglio, era a piedi nudi e si vedevano chiaramente i buchi aperti dai sassi che l'erano entrati dentro al piede, la ragazza aveva mezzo labbro spaccato, all'inizio di questa storia la ragazza c'era stata descritta come un essere di una bellezza inumana, di occhi vitrei in grado di portarti alla pazzia, di un corpo che avrebbe attirato qualsiasi uomo, lei invece era quasi cadaverica il suo occhio era spento, senza vita, pareva già morta, quando la trovammo eravamo solo in due io e un mio compagno d'armi, entrambi eravamo sicuri di aver sbagliato persona eppure era lei, un segno che ci diede la conferma fu il tatuaggio che i monaci di Whonbürgen facevano ai loro carcerati. Su un primo momento nessuno di noi volle toccarla, non dovevamo ucciderla ma solo portarla all'Inquisizione loro avrebbero fatto il loro lavoro e lei sarebbe stata sicuramente finita sul rogo, continuando a raccontare passammo un paio di minuti a guardare il suo volto Darius, a guardare quella ragazza che a malapena si reggeva in piedi, poi ci incamminammo con i cavalli e lì accadde il peggio, la ragazza lanciò un piccolo coltellino che si piazzo nella gola del cavallo del mio compagno il suo cavallo scivolò, così il mio. Atterrammo per terra io fui il più fortunato e caddi di pancia per terra il mio compagno invece cadde contro un masso, allo scontro il cavaliere svenne ed io potei solo rimanere là a guardare il suo corpo che cadeva e veniva spinto dentro una cascata, rimasi lì pietrificato a vedere il suo corpo che sbatteva contro le rocce a un certo punto si incastrò su due rocce e vidi il suo busto strapparsi dal resto del corpo, l'acqua in quel momento si colorò di sangue per un breve minuto, poi il sangue e quel corpo sparirono inghiottiti dall'acqua, la ragazza intanto era scappata ed io potei solo urlare - ragazzi accorrete! un nostro compagno è stato vittima di una stregoneria! ho visto la strega!- e e poi vennero, gli raccontai più volte la mia versione, e a quel punto mi diedero una spada, ora non dovevamo più trovarla, ora dovevamo ucciderla
Caro Darius: sono passate solo 4 ore da quando ho smesso di scriverti, vorrei poter riempire le tue pagine con una buona novella dicendoti che la strega non è stata più trovata e che forse è stata uccisa da altri cavalieri ma non potrò dirti questo, la verità è che la cercammo lungo tutto il bosco, per tutto il pomeriggio e persino di notte, e quando la trovammo ci precipitammo subito verso di lei ma fummo così stupidi, appena arrivati vicino a lei, lei cercò di avvertirci di qualche pericolo ma noi non l'ascoltammo, eppoi le cose accaderò troppo velocemente, orde di lupi ci attaccarono, lupi famelici che mordevano le nostre armature, ma nonostante questo un paio dei nostri persero la vita e si trattavamo di quelli delle famiglie meno nobili che non potendo permettersi un armatura giravano coperti da un sacco, ma il sacco non poté fare niente per fermare i denti di quei lupi, quei denti che gli strapparono di netto la pelle, poi la carne, e in un attimo di loro non c'erano altro che ossa, tornando al racconto io riuscì a liberarmi dei lupi e a dare la caccia alla ragazza che non correva molto veloce in breve gli fui vicino, lei correva e correva, raggiungemmo un campo fiorito e lei cadde a terra io mi trovai vicino a lei e vidi la ragazza piangere e tremare, sentivo delle parole strane forse tedesche -dies alles es ist ein Fehler, ich bin eine katholische mädchen, bitte mich nicht töten, bitte!- era questo quello che ripeteva senza sosta la ragazza in lacrime, la lanterna poteva illuminare le copiose lacrime che scendevano sul suo viso ma io non avevo scelta, tenni in alto la spada e in pochi minuti sferrai un potente colpo contro la testa della ragazza ma questo non prima di poter vedere lei pregare e recitare velocemente una preghiera prima che quella forte lama di ferro si abbatté sulla sua testa uccidendola, perché non mi fermai in tempo? io avevo ucciso una cristiana!, la illuminai con la lanterna e vidi il suo corpo morto con le mani in chi sta in preghiera e poi notai un ultima cosa, sulla sua mano la ragazza reggeva una collana con su la forma della croce, perché nessuno l'aveva notata? come ho fatto io stesso a non notarla!? in brevi attimi scoppiai in lacrime, avevo tolto la vita di un innocente, avevo ucciso una giovane donna, una donna da tutti vista per quello che non era, piansi per ore, per evitare che quelli del gruppo scoprissero la mia colpa nascosi il corpo della ragazza sotto il diverso strato di fiori e dissi a i miei compagni che l'avevo uccisa e nessuna volle delle spiegazioni, domani torneremo a casa e forse tu non esisterai più caro Darius... il restante delle pagine sono strappate, ma nel Diario c'è scritto che questo cavaliere scrisse ancora suelle sue pagine per 7 giorni e alla fine del settimo annuncia il suo suicidio , nelle ultime righe di quel diario c'è scritto una parola scritta a caratteri molto grandi tanto da aver usato due pagine intere per poterlo scrivere tutto e quella parola era " Je suis tellment desolé" che in italiano vuol dire "mi dispiace così tanto" queste furono le ultime parole di quel diario, quello furono le ultime scuse di quel cavaliere.

è triste :cry: però non è affatto horror... diciamo più storico/drammatico

Edited by Haciko4evah - 21/7/2014, 14:19
 
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Haciko4evah
view post Posted on 8/6/2014, 14:25




Questa storia s'intitola "Melissa Tudisco"
Ognuno di noi ha un nome che non potrà mai dimenticare, il mio è Melissa Tudisco, mi ricordo di lei, la conobbi in una fredda sera d'Inverno mentre ero via con i miei amici, stavamo passeggiando in giro e decidemmo di fermarci in un bar, decidemmo tutti di prenderci una sola birra ma sai com'è, inizi con una e ti ritrovi all'una di notte a berne a decina, io ero arrivato alla 20 o 30esima birra quando m'accorsi di lei, ragazza di sì e no 16 anni, i capelli castani mossi che gli cadevano sensualmente sulla schiena, le labbra rosee, e un bellissimo corpo da Prostituta di lusso. Una bellissima sgualdrina che probabilmente tutti nel suo schifoso liceo avrebbero voluto cavalcarsela, la prostituta si avvicina a me ed ai miei amici, si presenta la sua voce è mielosa come il miele e soave come nemmeno nessuna insulsa canzone pop lo sarà mai, "sono Melissa Tudisco e sono in cerca d'avventure" è questo che ci disse e ovviamente 'sta frase attirò decine di battute sconcie da parte dei miei amici, qualcuno menzionò anche che i suoi vestiti erano terribilmente simili al suo "vestito da lavoro" ma nonostante questo la ragazzina restò seduta al nostro tavolo, flirttó con ognuno i noi me compreso e devo dire che con me ha fatto centro. Non starò a raccontarvi sciocchezze amorose come mi sono innamorato subito di lei nonostante io ho 36 anni e lei se tutto va bene 16, no, io volevo solo scoparmi quella escort da quattro soldi, lei forse l'aveva intuito fatto sta che con me ha fatto ciò che con i miei amici non ha osato fare, in 3 secondi d'orologio Melissa mi gettò la lingua tra l'orecchio destro, la girò un paio di volte poi mi limonò duro davanti ad i miei amici, mentre faceva questo la sua mano si strusciava sulla mia patta, è inutile dirvi che in 3 secondi portai quella ragazza nello sgabuzzino di quel posto, avevo appena chiuso la porta quando Melissa mi disse -mi dispiacerà farti quello che ti farò adesso- oooh non sai quanto dispiacerá a me, la prendo e la sbatto sul letto, c'è chi resterebbe a limonarsi una bambina per ore ma io voglio già il pezzo forte, così in circa 5 minuti sono dentro di le in altri 8 lei mi sta cavalcando come se fosse una perfetta cowgirl ed è lì che accade, in pochi secondi dentro di me si fa tutto freddo, le mie membra si fanno pesanti il respiro inizia a non esserci, con il cuore in gola vedo Melissa trasformarsi in un mostro e lì capisco. Nella mitologia Latina si narra di questi esseri chiamate succube, donne bellissime che prendono il tuo seme per crearci dei mostri, ora so cos'è Melissa, la ragazza se ne va dicendomi "grazie di tutto" poi in breve minuti, il mio corpo si fa di ghiaccio, il respiro cessa d'esistere e in pochi minuti la morte m'abbraccia trasportandomi nel suo regno, prima di morire rivedo il suo volto. Ora capisco che Melissa poteva essere molto di più d'una succube. Lei era la morte in persona. 13 maggio 2005, viene ritrovato il corpo d'un certo Andrea, molti dei suoi amici avevano detto che lui era andato con una ragazza, ma sul suo corpo non ci furono degni sennò un piccolo particolare, il rene destro era stato rimosso, per anni si è cercata questa Melissa Tudisco ma di lei fu solo trovato il cadavere abbandonato sotto una radice d'un albero su quel cadavere ci sono molti segni di un efferato stupro e anche lei è stato rosso il rene, ma allora di chi era quel rene che stringeva in mano? Che cosa poteva significare?

Edited by Haciko4evah - 21/7/2014, 14:21
 
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Haciko4evah
view post Posted on 13/6/2014, 12:06




Questo è il mio 4o racconto s'intitola "Le Vere Band Non Moiono Mai"
-dai sbrigati!- disse Samantha dando un forte strattone al braccio di Derek -il concerto inizerà a momenti!- disse la ragazza. Derek restò a farsi trasportare dalla sua amica e in tanto si chiese chi o cosa lo avesse convinto a vedere il concerto dei Massacro una band Death'n'Roll che è da 1 anno che ossessionava la sua amica, mentre Derek veniva trasportato verso i grigi e freddi corridoi sentì un senso di nausea pervaderlo, solo il pensiero del rumore che avrebbe sentito gli dava la nausea, a Derek non piaceva la musica Heavy Metal almeno non quella troppo pesante, la trovava stupida ma non poteva usare questo come scusante per lasciare Samantha là in un concerto Death'n'Roll, aveva sentito che in quei concerti capitavano cose spaventose, troppo spaventose e se avrebbe lasciato Samantha in posti come quelli non se lo sarebbe mai perdonato. Ora il concerto è iniziato e Derek vede il gruppo,dei ragazzi vestiti stile Punk, di color nero, alcuni indossano maschere spaventose, altri invece avevano il viso dipinto di bianco con strani segni, quello che più colpiva era il cantante: parrucca nera, viso e labbra colorati di nero con strani simboli esoterici, vestito in maniera apparisciente, a Derek metteva una certa paura, prima d'iniziare a cantare il cantante frugò in una borsa e ne estrasse un gatto morto, a Derek gli si congelò il sangue nelle vene quando vide quella persona mangiare lo stomaco di un gatto smembrato, dopo aver fatto questo disse qualcosa in Finlandese, Derek pregò che stesse dicendo qualcosa del tipo "non vi preoccupate è solo uno scherzo" o cose di questo genere, dopo aver visto l'orrendo spettacolo la band iniziò a suonare e lì Derek lo vide, vide il sangue scendere giú dalla bocca del cantante mentre usava il growl, vide i suoi occhi diventare bianchi, la sua pelle diventare bianca cadavere, e vide enormi macchie di sangue, poi vide i due chittaristi, non avevano più la pelle e nemmeno la testa lasciavano cadere sul pavimento diversi pezzi di carne e poi vide terrorizzato il batterista che aveva lo stomaco di fuori e la gola tagliata. Un'altra cosa che spaventava il ragazzo era la lingua con cui loro cantavano era una lingua mai sentita che nessun essere umano avrebbe mai potuto capire. Il ragazzo restò là a guadare quello spettacolo con il cuore in gola, aveva visto troppo voleva assolutamente scappare con Samantha e non tornare mai più in un posto simile... Un momento Samantha? Dov'era finita Samantha!? Il ragazzo cerco di prenderle la mano ma lei non era più al suo fianco, la ragazza era come sparita! Derek decise allora di andarla a cercare e lì vide il pubblico, nessuna persona solo scheletri, scheletri dagli occhi cavi, i vermi che coprivano la loro faccia il loro corpo coperto dal sangue, Derek fece uso di tutto il suo coraggio e passò a traverso quell'immensità mostruosa, -Samantha! Samantha!- urlava a pieni polmoni, è questo quello che gridò Derek quand'entrò in quel cumulo di morte per non fare più ritorno. 50 anni dopo un'audace gruppo di ragazzi entrò in quello stesso stadio e ciò che vide gli segnò a vita, sangue dappertutto, organi umani putrefatti appesi alle mura come carne da macello, millioni di ossa ammucchiate una sopra l'altra, ma la cosa più strana era il sangue che era sparso sul palco che formava una parola a caratteri cubitali "LE VERE BAND NON MOIONO MAI".

Edited by Haciko4evah - 21/7/2014, 14:31
 
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Haciko4evah
view post Posted on 27/6/2014, 18:29




Questa è una poesia x ringraziare alle mie prime 100 visualizzazioni s'Intitola "Grazie Mille, Viele Danke, Merci Beaucoup, Very Thank"
Questa è per te che hai letto le mie storie sperando d'essere riuscito a farti provare qualche emozione, tu che hai letto i miei racconti horror leggendoli fino alla fine spero che con questi racconti io sia stato in grado di farti rabbrividire e spero che con questa poesia la tua anima io riesca a colpire. Mi scuso per gli errori che hai dovuto trovare, in altre storie spero non farteli più individuare, tu che entri nelle mie storie come passante, spero di averti fatto trovare qualcosa d'emozionante, e te che leggi questa vorrei solo dirti grazie, grazie per aver letto le mie storie, spero che ti siano piaciute che tu tornerai a leggerle, che t'abbiano tolto il peso delle tue lunghe gionate, ti vorrei dire grazie perchè io scrivo per te, e grazie in futuro, forse ti ricorderai di me un giorno, ora chiudo questa poesia sperando in un tuo sorriso, e scrivendo un ultimo grazie per aver letto tutto questo fino alla fine, e ricordati che, questa poesia è solo per te (spero che vi sia piaciuta e... So che non c'entra con sto sito ma ci tenevo a scrivere questa poesia e... Un novo grazie a tutte le persone che hanno letto le mie storie, vi ringrazio infinitamente :)

Edited by Haciko4evah - 21/7/2014, 14:34
 
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Haciko4evah
view post Posted on 28/6/2014, 13:27




Questa è la mia prima storia speciale, S'Intitola "Jeff The Killer Story Part 1"
È buio nessuno può sentirmi, nessuno può sospettare di una figura che cammina inghiottita dalle tenebre che vaga nella notte lasciando dietro di sè una scia infinita di sangue e paura, una persona che non è piú umana ma solo un semplice animale in cerca di prede da uccidere, ed è difficile credere che quella persona sono io, un semplice ragazzo intrappolato dentro la mente di un assassino, ma non un normale assassino ma bensì Jeff The Killer, il killer peggiore di tutti, la morte che viene a farti visita nel tuo letto "go to sleep" è questo l'ultimo messaggio che do alle mie vittime. La leggenda mai vista ma che appena incontrerai ti farà fuori, è questo che sono o meglio è così che sono diventato, penso che siano state le fiamme a trasformarmi in quello che sono oppure è stata semplicemente pazzia. Sto ancora vagando nel buio, entro in una casa, una persona dorme sul divano, mi avviccino a lei ed inizio a tastarle il viso, è un maschio, è grasso e puzza di wiskey, mentre gli passo le mani tra le sue grasse guancie si sveglia e lí pronuncio le mie classiche parole, l'uomo urla,io l'avevo avvertito, in meno di un decimo di secondo il mio corpo s'avventa su quell'uomo, estrae il coltello ed inizia a lacerarli la gola, schizzi di sangue escono dalla trachea del tutto scoperta di quell'uomo, gli strappo via tutte le corde vocali, gli rimuovo le carotidi con le mani, in breve la gola di quella persona non è altro che un buco nero e la persona non vive più, sul suo divano ci sono solo brandelli di carne, schizzi di sangue dappertutto, il corpo privo di vita steso metá per terra e metà sul divano, le sue corde vocali che penzolano come tele di ragno, guardo lo spettacolo raccapricciante e subito mi metto a mutilare il suo corpo. Mentre faccio questo sento un rumore provenire dall'alto, impugno il coltello imbrattato di sangue, prima che lei scende le scale gli do il mio messaggio, l'entita scende, una ragazzina scende le scale, io sono dietro di lei, se fossi un normale assassino scapperei subito o eviterei la bambina insomma farei qualsiasi cosa pur d'evitare un altro omicidio, ma io non sono un assassino normale così prendo la ragazzina e prima le ficco un colpo di coltello nell'occhio, subito dalla ragazza escono fiotti di sangue dal suo occhio, poi gli taglio la gola e la lascio là, morta in una pozza di sangue. È questo che faccio, è per questo motivo che vago la notte, per cercare anime da spegnere sperando invano che poi le fiamme mi ridiano indietro me stesso, di tornare ad essere semplicemente Jeff, ma per quanto sangue versi per quante anime uccida, io rimango sempre intrappolato nel suo corpo, il corpo di un implacabile omicida pronto a versare sangue appena ne capita l'occassione.
La notte successiva sto ancora vagando per le strade buie, corro senza sosta come un lupo in caccia di prede, percorro con velocità strade, vie, passo davanti a millioni di case ed altrettante città sperando di trovare la casa giusta o più semplicemente l'anima adegguata per questo sacrificio, corro tutta la notte, probabilmente non avrò anime da sacrificare e questo è una vera sfortuna, perchè meno anime darò in pasto alle fiamme meno potrò sperare di poter continuare a vivere, corro, millioni di luci passano di fronte a i miei occhi, alcune sono dei lampioni, altri delle macchine altre sono fatte dalle case, sto ancora correndo quando ad un tratto mi fermo e rido, nella mia mente si è fatta una specie di barzelletta, mi stavo immaginando correre per i cento metri ad ostacoli e di sicuramente con la mia corsa l'unico ostacolo sarei stato io, continuo a ridere, sento le lacrime scendermi dagli occhi, sono davvero uno stupido, ridere così per una stupida scemenza eppure ci metto un paio di minuti a riprendermi, appena mi sono ripreso sento una voce -chi va là? Chi è che ride?- è questo che mi dice la voce, finalmente un'anima! Ero quasi convinto che sarei tornato a casa a mani vuote, dalla voce esce un uomo paffutello, con il viso paonazzo, è pelato ed ha un puzzo di fogna, -che ci fai qua?- mi chiede -shhh... Go to sleep- gli dice il mio corpo, lui ride -sei ubriaco?- mi dice mettendomi una mano sulla spalla -go to sleep- gli ripeto, ride, questo gioco è durato anche fin troppo, estraggo il coltello, lui intanto continua a ridere ma dubito che qualcuno continui a ridere dopo che gli ficchi un coltello in fronte, poi glielo togli con forza, il cadavere cade per terra, osservo il cadavere, poi gli prendo la testa e con il coltello incido "Go To Sleep" sulla sua testa, infine me ne vado.
Oggi l'ho visto, il mio volto, lacerato dalle fiamme, un volto cadaverico, dai colori smorti, gli occhi spenti, i capelli bruciati, ancora con le poche tracce che le fiamme mi hanno lasciato, rimango a guardarmi quasi incuriosito da me stesso, non ricordo di come riuscì a guardarmi, so solo che sono entrato in questa casa ed ho trovato uno specchio e lì riuscì a guardarmi, il volto di Jeff The Killer, un volto davvero spaventoso, un volto che nemmeno la morte vorrebbe vedere, sto ancora facendo questi pensieri quando il rumore dei passi mi distrae, -che succede?- chiede una bambina, le rispondo con il mio classico messaggio, lei non capisce e riesce a guardarmi dalle scale poi urla e corre, io la inseguo in pochi secondi l'ho raggiunta, la bambina scivola è a pochi passi dalla porta, ma anche se la raggiungesse non si salverà, alzo il coltello all'aria sto per colpirla quando sento un profumo nell'aria, profumo d'incenso, inizio a tremare una voce mi dice "don't sleep, stay wide awake" urlo dalla paura, i miei la cercano, lei è qui, ma dove? DOVE!? Sento dei passi farsi sempre piú vicini, lei sta arrivando, devo trovare un posto dove nascondermi, non c'è tempo in breve mi butto fuori dalla finestra e con un agile salto sono sul tetto, lei mi ha visto, devo nascondermi in un luogo sicuro forse una casa abbandonata, la indviduo, è a pochi passi da me, devo raggiungerla, corro come non ho mai corso in vita mia, ora tutto ciò che voglio è poter scappare da lei, in pochi secondi raggiungo la casa, sto ancora pregando di averla seminata quando lei sbuca dal cielo e mi colpisce in pieno con dei calci, cado rotolando per terra sono steso sul terreno e sto tremando, lei intanto mi guarda -chi non muore si rivede- dice, poi tira fuori le sue spade insanguinate, ed io resto a guardarla, lei è il mio peggior incubo, lei è la mia più grande paura, anche lei è nata dalle fiamme, lei è Jane The Killer.

Edited by Haciko4evah - 21/7/2014, 14:43

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Haciko4evah
view post Posted on 29/6/2014, 15:07




Questa è il finale della mia prima storia speciale s'Intitola "Jeff The Killer Story Part 2"
Jane The Killer si avvicina a me le sue spade rigano il pavimento, mi alzo dal terreno e tiro fuori il coltello -non ti avvicinare! Non ti avvicinare!- le urlo, tremando cerco di cercare una via di fuga ma tutte le strade sembrano sbarrate da lei, non mi resta che combatterla, cerco di colpirla ma lei mi para il colpo e subito mi attacca con due colpi di spade, quei colpi mi sfiorano il petto lasciandomi diversi tagli sul petto,ci riprovo, stesso risultato, le lame di Jane mi riempiono il petto di tagli, cerco di parargli ma cosa può fare un coltellino contro due spade grandi ed affilate? Devo trovare un modo per poterla seminare, mentre cerco inutilmente di parare i fendenti di Jane finisco contro a un muro, per me è la fine, sono intrappolato e non posso vincere contro di lei, nascondo il coltello, ormai è inutile. Jane The Killer rise -non sai da quanto tempo aspettavo questo momento Jeff- mi disse la ragazza, dopo aver detto questo cerca di colpirmi con un ultimo e potente fendente, riesco miracolosamente a schivarlo e poi corro come se avessi le ali a i piedi, non la sento dietro di me ma ho troppa paura per voltarmi, se vedessi ancora il suo viso cavo dubito che riuscirei ancora a correre, mentre corro non posso fare altro che pensare perchè le fiamme hanno mamdato Jane? Per anni ho sacrificato decine di anime allora perchè cercare di uccidermi? Forse le ho offese... Sì devo averle ferite in qualche modo, ma mi farò perdonare, la prossima notte le riempiró di anime così forse mi perdoneranno, spero solo di non trovare Jane.
È notte, sto correndo come un disperato in cerca della casa più grade, se troverò la casa più grande troverò anche molte più anime ma per quanto mi sforzi ogni casa mi sembra uguale, stessa quantità di anime ovunque, nessuna che possiede la quantità di anime di cui ho bisogno, vago senza sosta in cerca di una casa o un posto dove posso trovare la quantità di anime di cui ho bisogno, nel mio viaggio mi trovo davanti ad un grande edificio, immenso, anche alzando lo sguardo non si poteva guardare tutto, è il posto perfetto, già immagino la quantità di anime che poteva ospitare quel edificio, decido di entrare. Una volta entrato rimango deluso, nessun anima, nessuna persona da poter sacrificare, niente di niente, deluso decido di andarmene ma poi sento ancora quel profumo d'incenso -ti stavo aspettando Jeff- dice una voce, è calda e dolce. È la sua. I miei occhi aspettano di poter vederla, il mio cuore batte all'impazzata, vorrei correre ma non riesco a muovermi, sono pietrificato dalla paura -sto arrivando- annuncia la voce , e qualcosa si muove dentro di me, urlo e scappo, faccio di corsa tutte le scale, devo nascondermi, di fronte a me millioni di porte, ne prendo una a caso e mi ritrovo in un vicolo cieco, solo un posto coperto dai raggi di luna, non c'è una seconda uscita semmai Jane mi avrebbe scoperto io sarei stato spacciato, rimasi contro il muro, tirai fuori il coltello, non so a cosa sarebbe potuto servire, rimasi lì a tremare sentendo i passi di Jane scendere le scale, pregai che lei passasse via, che non entrasse in questa stanza, sentii la ragazza bussare la porta e sobbalzai, poi la porta si aprì, potevo considerarmi morto, impugnai il coltello, Jane entrò -hallo- disse la ragazza, dopo scopiò a ridere -non ti avvicinare Jane! O sarà l'ultima cosa che tu potrai fare- Jane estrasse le spade -quindi non vuoi piú scappare? E bravo il mio Jeff!- disse la ragazza, chiusi gli occhi per un secondo pregando che questo sia l'ultimo scontro. Jane The Killer balza contro di me, cerco di colpirla ma lei mi schiva con un salto e poi mi colpisce la pancia con il manico di una delle sue spade, mi piego dal dolore, lei cerca di colpirmi il collo con un colpo di spada, lo paro con il coltello, lei mi da un colpo di manica ndella spada in bocca, il colpo quasi mi fa cadere all'indietro, sono ancora in piedi cerco di colpire il mio nemico, mi para il colpo e mi da un calcio sullo stomaco, cado contro il muro, sono a terra, sanguinante e addolorante. La mia fine è vicina Jane The Killer si avvicinò a me -addio Jeff- disse alzando la sua spada lasciando scoperto il fianco sinistro -non oggi- le rispondo con un colpo cerco di colpirla lei cerca di parare il colpo con la spada, ma è inutile anche se la manco riesco ad intrappolarla contro il vetro delle grandi finestre le do un calcio, la colpisco, il vetro si rompe e Jane cade per metri e metri. Senza forze mi sdraio sul pavimento, non è morta, so che nulla può fermarla, ma che ci faceva qui? Non dovetti pensarci molto, le fiamme non sono arrabbiate con me, loro mi hanno dato l'ultima anima da sacrificare, un anima che come me è scappata a loro. Le fiamme bramano l'anima di Jane e vogliono che sia io a portargliela, e forse dopo di lei non ci saranno più sacrifici, finalmente tornerò me stesso.
È notte fonda, ed io sono in cerca di lei, non so se potrò uscirne vivo, non so se la troverò questa notte, so solo che questo è l'ultimo lavoro che le fiamme hanno mi hanno dato e devo portarlo a termine, solo così posso sperare di tornare ad essere me stesso, solo così posso sperare di smettere di essere Jeff The Killer, così animato da questi pensieri la cerco, la cerco nei luoghi più bui, nelle città più deserte, negli angoli più remoti di questo mondo, la notte volge alla fine, sto per perdere le speranze quando ecco che la vedo, è in una vecchia casa abbandonata ignara di cosa il destino abbia riservato per lei. A piccoli passi entro nella casa, percorro stanze buie, le cammino affianco e non posso ancora credere a quello che sto per fare, estraggo il coltello sono dietro di lei, il suo profumo d'incenso mi penetra le narici, il mio coltello riflette i suoi capelli, la sua pelle bianca, è la fine. Scaglio il mio coltelo contro di lei, lei si volta di scatto, non ha tempo di fare niente così quando cerca di pararsi con le spade finisce che le scivolano dalle mani e partono molto lontane da lei -Jane... Go to sleep- le dico, lei non risponde, l'attacco, lei para il mio colpo e con un calcio quasi mi fa mollare la presa poi mi da un pugno in faccia, un pugno che mi fa uscire sangue sia dal naso che dalla bocca, cerco di colpirla un altra volta, schiva il colpo mi da diversi colpi sul corpo, poi mi prende e mi sbatte a terra con una mossa di Judo, sono ancora a terra, sanguinante, sento le braccia e le gambe farmi del male appena sono in piedi, mettersi in piedi è ormai inutile, Jane mi colpisce il corpo infinite volte con le due spade,una lunga serie di colpi creano lunghi tagli lungo tutto il mio corpo, in pochi secondi sono a terra, mezzo morto, Jane mi guarda -questa volta non ti potrai più salvare Jeff- mi posiziona le sue armi, rido - io sono Jeff The Killer- dico la ragazza mi guarda -Eh?- la guardo negli occhi, la mia mano stringe forte il coltello - sono Jeff The Killer e nessuno potrà mai farmi fuori!- le urlo, poi infilo il mio coltello verso di lei, lei cercó di parare il colpo ma non ci riuscì, gli parai il fendente con le mani e poi gli colpi la pancia, una, due, tre... Infinite volte poi gli affondai il coltello nella pancia e per ultima cosa la colpì con il manico di una delle sue spade, Jane cadde a terra, è morta? Non saprei dirlo, afferro una spada di Jane e la uso come bastone, mi portai fuori dalla casa, ho almeno ci provai arrivato vicino alla porta, sento qualcuno dietro di me, Jane The Killer corre verso di me, cerco di colpirla le colpisco la maschera lei invece mi colpisce la pancia, mi infila qualcosa dentro,il mio coltello! Un dolore lancinante mi toglie le ultime energie, cado a terra, sto perdendo una quantita infinita di sangue e il dolore mi distrugge, ora è realmente finita, alzo lo sguardo per vedere la lama che si scaglia contro di me, ma... Nessuna lama, solo Jane che si toglie la maschera e la parrucca mostrandomi il suo volto, la pelle del viso e bruciata, pieno di segni lasciati dalle fiamme, i capelli erano bruciati, anche lei non aveva più le palpebre e anche le labbra erano arse dal fuoco. La vista di quel volto mi fece tremare dalla paura, volevo distogliere lo sguardo ma non ci riuscivo -bravo Jeff guardami, voglio che questo volto rimanga nella tua mente per sempre, voglio che questa immagine rimanga il tuo peggior incubo e che ti perseguiterà ogni giorno della tua vita- disse Jane, mi disse questo e poi, non mi ricordo bene, so solo che tutto divenne buio ed io svenni.
È uno strano rumore a svegliarmi, un rumore di porte che si aprono, entra una persona in camice bianco, è un uomo alto, pelato, ed ha un'insopportabile odore di sigarette, l'uomo entra nella mia stanza, si avvicina verso di me, vorrei scappare ma il mio corpo non riesce a muoversi, sono pieno di bendaggi e non riesco a muovermi, -Do.. Dove sono?- domando all'uomo, lui si volta -lei si trova all'ospedale di Saint Mattiew,Ohio- mi informa l' uomo, un ospedale? Come ci sono finito? Il medico si volta un altra volta verso di me e come se mi avesse letto nel pensiero mi da tutte le informazioni di cui avevo bisogno. Poi inizia a compilare una scheda - mi scusi, ma è per la scheda, mi può dare il suo nome?- mi dice il medico, sto per dirglielo quando ad un tratto mi accorgo che la finestra è aperta e li posso ammirare l'alba, il segno che questo incubo, è finito, il segno che le fiamme mi hanno reso la libertà, sento il calore percorrere il mio corpo, ora mi sento di nuovo me stesso -Jeff- gli dico senza togliere gli occhi dall'alba -chiamami Jeff-.
Nel frattempo, in luogo non molto lontano. Jane The Killer osserva l'ospedale di Sain Mattiew - ti è andata bene Jeff- dice la ragazza -hai vinto questo round ma non hai ancora vinto ma la nostra guerra non è ancora giunta al termine- dice la ragazza per poi allontanarsi lasciando all'eroe il tempo di riposarsi, poi sarebbe tornata perchè le fiamme alla fine, tornano sempre.
FINE

Edited by Haciko4evah - 21/7/2014, 17:26

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Verbal Judo
view post Posted on 11/7/2014, 11:44




Ciao, per cortesia posta i racconti in un singolo topic, grazie.
 
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Haciko4evah
view post Posted on 20/7/2014, 00:06




Di risposta, Pensi ke se lo sapessi fare non l'avrei già fatto?
 
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Verbal Judo
view post Posted on 20/7/2014, 21:08




Per aggiungere un post clicca su t_reply in alto (o in basso) a destra, esattamente come hai fatto per rispondere a me.
 
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Haciko4evah
view post Posted on 21/7/2014, 10:47




La ringrazio
 
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Haciko4evah
view post Posted on 29/9/2014, 18:21




Finalmente dopo tanto tempo ecco la mia 2a storia speciale s'intitola "Laughing Jack: The Genesis" Coney Island 1989 un grande luna park illumina le case di Coney Island, con il suo bagliore attira decine di persone, con le sue attrazzioni rallegra la vita di grandi e piccini e con il suo circo gli emoziona togliendoli il respiro, in questo circo lavoriamo noi 2 Laughing Jack e Smarties Trumble, i pagliacci più impressionanti di tutta Coney Island, per anni abbiamo impressionato e sorpreso chiunque con le nostre più assurde esibizioni ed i nostri giochetti entusiasmanti, non lo dico per vantarmi ma io e Jack siamo l'attrazione principale di Mooney Park. Ogni notte le nostre esibizioni lasciano tutti con il fiato sospeso. Già, noi siamo proprio i migliori, e questo che penso quando indosso la mia parrucca ed indosso indosso la mia maschera -sei teso?- mi chiede Jack mentre si sistema il trucco - beh... Direi, amico il trucco delle fiamme è molto pericoloso e non abbiamo provato abbastanza per...- Jack mi interuppe -non aver paura, sarà un successone parola di Laughing Jack- mi disse il mio amico, non potevo dire di essere più rassicurato ma dovevo provarci, avrei avuto bisogno di dare il massimo per quelle persone là fuori; erano venute per vedere uno spettacolo mozza fiato, e VEDRANNO uno spettacolo mozza fiato. Dall'altra parte delle tende si riesce a sentire le grida delle persone, la voce di una persona che ci presenta, adesso si sente Pop Goes Wheasel, una versione fatta da Laughing Jack stesso, in pochi secondi siamo usciamo da una bara ideata giorni fa per noi, poi tutto diventa secondo i piani, le nostre acrobazie ed i nostri trucchi lasciano senza fiato la gente. Dopo quindici minuti è arrivato il tempo delle fiamme, Laughing Jack mi passa una sbarra infuocata alle estremità, resto un attimo perplesso a guardare la gente, Laughing Jack sembra così sicuro di quello che fa, vorrei poterlo essere anche io, vorrei poterlo evitare ma adesso è impossibile, non potevo deludere il pubblico e ne tanto meno il mio compagno, così in meno di cinque decimi di secondo inghiottisco le palle di fuoco, sento bruciare la mia gola, la lingua è inghiottita dalle fiamme, brucia, in tutta la mia bocca sento una sensazione di bruciore devastante, a fatica faccio girare le palle di fuoco nelle guance ed infine le sputo contro Laughing Jack, le fiamme lo carbonizzano in meno di un minuto e tutta Coney Island vede il mio migliore amico prendere fuoco, la sua salma cade a terra abrustolita, scoppio a piangere,tutto sembra andare avanti così per minuti forse ore intere. Infine Laughing Jack appare alle mie spalle, il trucco era riuscito, Coney Island ci applaude, noi restiamo a ricevere le sue lodi dopodichè una nube di fumo ci avvolge e noi spariamo dal circo. -anmettilo hai avuto una paura matta- queste parole mi avvolgono la mente, ero al centro di sostegno per bambini, gli stavo aiutando a fare alcuni esercizi ma non riuscivo proprio a concentrarmi, nella mia mente ripetevo quella scena,era difficile d'ammettere ma sì ho avuto davvero paura, di trucchi ne avevamo provati molti, ma è da un po che mi sembravano sempre più pericolosi ed avevo paura che Jack ci potesse rimettere in qualche modo, rimasi con quei pensieri per molto ma alla fine i ragazzi del centro-studio riuscirono a farmi dimenticare quei brutti pensieri, quei ragazzi erano la mia seconda famiglia e sapevano sempre come farmi tornare il sorriso. Appena finii il mio lavoro al centro-studio andai al circo e mi sedetti su una tribuna ad aspettare che venisse anche Jack per le prove, dovetti essere molto stanco perchè in pochi minuti mi addormentai. Nel mio sogno c'era Mooney Park ma non era lo stesso, era tutto in rovina, sulle attrazioni c'erano tracce di sangue ed erano coperte dalla ruggine, i tendoni erano strappati, il terreno era di color rosso, era là, da solo, non una sola persona non solo un rumore ma... Ad un tratto sento la versione di Pop Goes Wheasel fatta da Jack ed istintivamente il mio corpo la seguì, mi ritrovai al nostro tendone, abbandonato e lugubre come prima, mi fermai davanti ad un negozietto di peluche, erano impicchati e con delle strane biglie sugli occhi, alzai la mia mano su uno di loro, gli toccai la zampa ed il peluche cercò d'azzanarmela! Ritrassi la mano, il peluche alzò la testa, fiotti di sangue uscivano dalla sua bocca -Smarties ha ucciso Jack- mi disse, la sua voce era roca e malata, rimasi lì immobile, il peluche alzò la voce e tutto il cielo divenne color rosso sangue ed il terreno tremò facendomi cadere -SMARTIES HA UCCISO JACK!- urlò la creatura.
Fu la mano di Laughing Jack ha svegliarmi -amico stai bene? Ti stavi agitando ed urlando, sembravi un pazzo- mi guardai in giro, tutto finto,era solo un sogno, grazie a dio, solo un sogno. Guardo negli occhi il mio amico -tranquillo sto benessimo- mentí il mio amico mi fece un sorriso -allora proviamo- disse Laughing Jack. Lo spettacolo fu impressionante come al solito e gli applausi, la gioia di quel posto e le nostre esebizioni mi fecero quasi dimenticare quell'oribile incubo ma quella notte ebbi un'altro incubo, mi trovavo subito al nostro tendone, vedevo ancora gli animali di peluche impiccati, decisi di non avvicinarmi a loro ed entrai nel tendone, ció che vidi all'interno mi spaventò profondamente, le tribune erano piene di cadaveri di ragazzi... Ed erano i miei ragazzi del centro-studio! Loro avevano arti mutilati, alcuni erano senza pelle della faccia o del petto e tutti non avevano più gli occhi, urlai cercai di scappare via ma i piedi pestarono qualcosa abbassai lo sguardo, interi fiori erano sparsi sul pavimento ma erano fiori che non avevo mai visto, aguzzai la vista e lí capi che quelli non erano fiori ma palpebre! La cosa più spaventosa e che le palpebre componevano un messaggio: "SMARTIES HA UCCISO JACK" le gambe si fecero molli e caddi a terra incapace di movermi e fu lì che tornò quel peluche con in spalle una tomba ,era più grande e piangeva sangue dagli occhi, aveva un viso triste ma appena mi vide sembró arrabbiarsi. Posò la tomba e lì vidi Jack dentro una di quelle tombe con le spine, era la stessa tomba che avevamo usato alla fine dello spettacolo il peluche mi guardò dritto negli occhi -Smarties ha ucciso Jack,ed ora Mooney Park è arrabbiato- mi disse, rimasi a guardarlo senza parole un sorriso malato si dipinse sul volto del peluche ripetè ancora una volta quella frase e poi chiuse la tomba, fiotti di sangue uscirono dalla tomba sporcandomi il viso e spargendosi per terra, urlai con tutte le mie forze.
La mattina seguente quelli del centro-studio mi vedero molto stanco e cercarono di consolarmi ma dentro di me si ripeteva sempre quella frase entrata nella mia testa come una specie di cantilena "Smarties ha ucciso Jack" ma come è possibile? Jack ed io siamo amici fin dalla nascita, abbiamo condiviso i momenti piú belli della nostra vita, non gli farei mai del male, ma allora perchè quei incubi mi perseguitavano? Cosa stavano a significare? Passai tutto il giorno con questi pensieri in mente poi alla sera andai di novo ad aspettare Jack alla tribuna forse è stato il troppo sonno, forse è stata la pace di quel posto ma mi addormentai di novo, mi ritrovai dove ero prima, steso per terra,paralizzato dalla paura, di fronte a me il peluche avanzava minaccioso mentre dalle tribune i ragazzi uccisi urlavano qualcosa di incomprensibile, il peluche si faceva sempre più vicino, avrei voluto scappare ma le mie gambe non volevano obbedire ai miei comandi intanto lui si faceva vicino sempre più vicino, mi trovai faccia a faccia con lui, potei sentire il suo alito fedito contro alle mie narici, vidi la sua bocca spalancarsi e là in meno di un decimo di secondo iniziai a correre, uscí dal tendone ma mi fermai di colpo, sul terreno c'era scritto un altro messaggio, fatto con gli arti e la pelle strappati dai ragazzi: "È LA TUA ORA" è questo che diceva il messaggio poi come all'improviso un intera orda di morti si diresse verso di me. La mano di Jack mi svegliò -amico ma che diavolo succede? Questa è la seconda volta che ti becco in queste condizioni!- mi disse Laughing Jack, abbassai la testa -scusami- gli dissi, Jack mi posò una mano sulla spalla -fa niente, comunque preparati che dobbiamo fare le prove per il trucco della pistola- disse Jack, tremai, non volevo provare altri trucchi pericolosi avrei voluto parlarne con Laughing Jack digli degli incubi, raccontarne della mia paura di quei trucchi pericolosi ma invece rimasi zitto e mi misi il costume, le prove andarono bene ma poi venne la prova, la prova della pistola, sapevo che dentro c'era un proiettile vero, ma speravo che forse Jack l'avrebbe schivato o miracolosamente parato, rimasi là in palato per molti minuti, Laughing Jack mi intimò di sparare, lo guardai, inspirai profondamente, lo mirai, pregai di non ferirlo poi sparai. Il proiettile che sparai trapassò il cuore di Laughing Jack, brandelli di carne ed enormi schizzi di sangue partirono dappertutto sul suolo, sulla palla per gli elefanti, e sulle mie scarpe urlai con tutto il fiato che avevo in corpo poi mi diressi verso di Jack, ma era troppo tardi, lui era là morto, il sangue colava per terra, scoppiai a piangere -mi dispiace amico, mi dispiace- continuai a dire, il mio migliore amico se ne era andato e sono stato io ad ucciderlo! Piangevo come non ho mai pianto in vita mia continuavo a piangere quando lo sentii, era a malapena impercetibile ma la udì perfettamente, quella voce, quella frase "Smarties ha ucciso Jack" è questo quello che disse, mi voltai, -chi sei?- chiesi, la voce si fece di novo sentire, -chi sei? Da dove vieni? DOVE SEI!?!?- urlai a pieni polmoni ebbi il tempo di fare solo questo poi la sentì, la sirena dell'ambulanza. L'ambulanza portò via la salma di Laughing Jack, tutta Mooney Park pianse alla sua scomparsa, cosa ne sarà di Mooney Park senza di lui? Che fine farà Smarties Trumble senza il suo amico Laughing Jack? Restai con questi pensieri fino ad arrivare a casa. Ora sono sul letto steso sto pensando ancora a quella scena, come ho potuto fare una cosa del genere? Questo pensiero passa nella mia mente da ore, stavo ancora rivivendo la scena quando sentì bussare alla porta di camera, non poteva essere immaginazione, il bussare era troppo forte e rimbombava dappertutto nella stanza, sentì il cuore battere all'impazzata, il bussare aumentava sempre di più decisi di alzarmi, appena posai il piede per terra fui preso dai geloni di paura, avrei mai avuto il coraggio di arrivare fino in fondo? Con il cuore che mi batteva a mille raggiunsi la porta, tratenni il respiro, raccolsi tutto il coraggio che c'era in me ed aprì la porta. Il nulla si estendeva al mio sguardo mi guardai in giro ma nulla trovai solo uno strano biglietto per terra, lo raccolsi e lo guardai su quel biglietto c'era solo scritto "-3 Giorni" ebbi solo il tempo di vedere cosa c'era scritto che poi due lunghi occhi rosso ed una bocca affilata si proiettò alla mia vista, caddi a terra spaventato e senza forze, rimasi lì a vedere quel mostro poi quel mostro parlò e la riconobbi, riconobbi la voce del Peluche! - Smarties ha solo 3 giorni- mi disse poi riprese a ridere con quella risata malata, restai là senza fare nulla restai là a sentirlo ridere come un ossesso "è la fine per Smarties Trumble" questo fu quello che disse per tutta la notte.
Il giorno dopo non mi presentai al centro-studio,avevo dato addio ai miei ragazzi all'alba per poter prendere a pieno l'attivitá di Jack che nonostante lo spiacevole incidente prendeva ancora bene, passai tutta la giornata a visionare giostre e coordinare spettacoli poi alla fine mi sedetti sulla ruota panoramica e posso affermare che vedere Cooney Island dall'alto è una esperienza meravigliosa, mi trovavo ancora immerso in questi pensieri quando sentì ancora la voce del Peluche "questa giornata è finita, hai solo 2 giorni" è questo che riuscì ad ascoltare, geloni di paura mi attraversavano tutta la schiena mi guardai attorno ma non riuscivo a vederlo, poi sentì uno strano rumore e percepì la giostra staccarsi e scendere a velocità inimaginabile alla vista del suolo urlai e chiusi gli occhi aspettando la caduta, ma... Niente per quanto aspettassi non sentivo niente, aprì gli occhi, la giostra era ben salda ero sano e salvo, tirai un sospiro di sollievo poi mi alzai e mi diressi fuori da Mooney Park.
Credendo che fosse un evento isolato ritornai a Mooney Park, la giornata è passata comunamente come al solito finché non passai davanti ad uno specchio e lo vidi, Laughing Jack era al posto del mio riflesso, potevo leggere nei suoi occhi la rabbia verso colui che l'ha ucciso, potevo vedere le sue lunghe braccia moversi a penzoloni in maniera quasi ipnotica, potevo vedere il suo cadavare guardarmi "l'indomani di questa sera io ti verrò a trovare amico" disse. Tremante restai a guardarlo, ora il sangue scorreva a fiotti dallo specchio, urlai dalla paura poi sentì anche la profonda voce di Laughing Jack che mi disse "io verrò e tu non potrai impedirlo".
Il terzo giorno non avrei voluto andare a Mooney Park, ma fu come se una forza malefica si fosse impossessata di me e mi costrinse ad andarci ed indossare forse per l'ultima volta quello che era il mio costume, le cose all'inizio andavano bene finchè poi non si spense la luce e partì Pop Goes Weasel... Ed era la versione di Laughing Jack, il mio cuore battè all'impazzata le mie gambe non riusciurono a tenermi in piedi e caddi e continuai a tremare mentre attorno a me sentivo delle urla disperate di gente poi rumori metallici, il caos stava capitando attorno a me e quella canzone andava sempre più forte, arrivati ad un certo punto il suono divenne una serie di melodie acute e distorte... Suonate al contrario! Poi comparve la luce ed io li vedi. Vedi tutti i miei ragazzi del centro-studio mutilati come nel mio incubo, solo che questa volta non era un incubo ma pura realtà! I ragazzi urlavano qualcosa dalle tribune "tu avresti potuto salvarci" continuavano a dirmi, io intanto ero là con le lacrime agli occhi e mezzo morto di paura poi dopo pochi minuti di quell'orribile spettacolo comparve lui: Laughing Jack! Guardai il suo spirito osservarmi, poi lo guardai aprire la bocca in un urlo vidi la bocca crescere in maniera spaventosa fino ad arrivare a toccare il pavimento quella è l'ultima cosa che vidi, dopo lo spirito di Laughing Jack mi attaccò e tutto scomparì per sempre.
Coney Island 2009
Non un solo pensiero razionale passa attraverso il corpo di Laughing Jack:l'unione con la mente di Smarties Trumble lo rendeva incapace di avere pensieri lucidi, anche il suo nuovo corpo era stato sfigurato in quanto Laughing Jack possedeva una strana spirale al posto del naso, questo era perchè quando aveva preso il corpo di Smarties Trumble lui ancora indossava la maschera, Laughing Jack guardava il suo Mooney Park distrutto, erano passati vent'anni da quando tutte le persone erano morte, su di loro trovarono solamente caramelle, caramelle di ogni tipo su ogni cadavere, probabilmente da quel giorno avevano smontato Mooney Park ed al suo posto c'era una casa, una tipica casa americana. Laughing Jack entrò nel giardino, vide un uomo all'incirca di 55 anni ed un cane, loro si erano impossessati del suo regno, ed ora Laughing Jack voleva vendetta, altri pensieri poco lucidi passarono nella sua testa finchè una mano non lo toccò, si voltò di scatto e vide un dolce bambino, il piccolo gli sorrise -ciao, lo sai che mi stai simpatico?- gli disse il bambino poi continuò - quasi mi dimenticavo, mi chiamo James e tu?-.
 
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28 replies since 1/6/2004, 13:23   45409 views
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