Kent89 |
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| Di Shakespeare ho letto "Re Lear", "Sogno di una notte di mezza estate"e "La Tempesta". Che dire di lui.... mi impressiona la cultura immensa a livello lessicale che aveva, oltre naturalmente alla sublime espressività. I primi romantici l'hanno ritenuto semplicemente un genio innato, ma datochè conosceva e sapeva usare migliaia di vocaboli, io direi che s'è dato parecchio da fare per diventare quello che ora rappresenta.
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