| Giorno 1
Dalila si guardava intorno, guardava i suoi amici che conosceva da una vita e non poteva fare a meno di constatare che ultimamente qualcosa stava cambiando in lei... si sentiva strana... solo che ancora non risciva a spiegarsi fino in fondo questa sensazione. Suo fratello Harry probabilmente aveva capito la situazione meglio di lei, e il pensiero che un ragazzino di dodici anni potesse darle delle lezioni su come vivere la sua vita di adolescente le fece venire da ridere. Dopo l'ennesimo brindisi, raccolse il cappotto e lo infilò, poi fece il giro degli amici per salutarli. Spiegò che doveva tornare presto per controllare che Harry avesse finito i compiti di matematica, e si congedò fra i sorrisi e le risate che ancora echeggiavano nel locale. Una volta fuori, risalì in macchina e si diresse verso la fattoria dei suoi genitori, non molto distante da quella dei Kent. Già da lontano, vide che la luce della camera di Harry era ancora accesa, e sorrise. Forse quella sera avrebbe scoperto qualcos'altro di nuovo sul suo comportamento, parlando con suo fratello: perché era venuta via così presto dalla festa, perché si era divertita ma non quanto avrebbe dovuto... tutte domande di cui sembrava essere l'unica ad ignorare la vera risposta, anche se avrebbe dovuto essere l'esatto contrario. Quando fermò l'auto nel cortile e scese, un venticello fresco le scompigliò i capelli, inducendola a sistemarseli con le mani mentre rivolgeva lo sguardo al cielo. Era una notte serena, illuminata dalla luce di milioni di stelle. - Che stai facendo? - la voce di Harry la riscosse. Si era affacciato alla finestra della sua camera, al secondo piano. - Guardavo le stelle... - Le stelle, eh? - le sorrise, divertito. - Sì, sai che mi piace... - Lo so, lo so... ma dovresti guardare un po' più in basso, Dali - disse il fratello, in un sussurro che si udiva appena - e se vuoi il mio parere, non sei la sola che dovrebbe osservare bene quel che c'è quaggiù, prima di pensare ad altro. Buonanotte. Detto questo, richiuse la finestra. Dalila ridacchiò fra sé: non poteva dargli torto, sebbene non avesse ben chiaro a cosa il fratello si stesse riferendo. Dopo un ultimo sguardo al cielo si affrettò a rientrare in casa.
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