Ep. 6 - SorpresaIl generale e il suo esercito rimasero piuttosto sorpresi quando qualcosa portò via Kara a mezz’aria salvandola così da una inevitabile fine.
Chi altri sapeva volare? E dove aveva portato l’ultima figlia di Krypton?
Zod smise di porsi domande, decise di scendere a terra, il suo problema ora, era giustificarsi con i suoi soldati, il racconto di Faora li aveva abbastanza scossi, e anche lui non riusciva a capire come avesse potuto lasciarsi andare a quel bacio.
A terra riconobbe la collana di Kara, si avvicinò e senti sempre più lieve il peso della sua colpa, e finalmente capì.
<< Forse ora dubitate di me. Starete pensando che io stia impazzendo e non sia più degno di guidare questo esercito, ma abbiate fiducia un’ultima volta e vi dimostrerò che questa mia debolezza è solamente servita a darci una nuova arma. >> disse il Generale cercando di essere il più convincente possibile.
Aggiunse poi: << Radunate i documenti a nostra disposizione sugli studi di Dax-Ur, poi andate nei recinti a prelevare Kal-El, è il momento di renderlo partecipe! >>.
Kara aveva ancora gli occhi chiusi, aspettava da un momento all’altro di cozzare contro il suolo.
Meglio così, pensava, il senso di colpa per quello che aveva fatto sarebbe svanito fra qualche istante, assieme alla sua vita.
Una voce paterna, quasi a leggerle il pensiero le disse: << Non eri in te. Quella collana conteneva gemme di kryptonite rossa! >>.
<< Papà? >> esclamò aprendo gli occhi la ragazza d’acciaio << Mi hai salvato dalla caduta! Ma come puoi essere qui? >>
Zor-El le rispose: << L’accordo con tuo zio. In cambio degli studi di Dax-Ur, avrebbe inserito anche il mio DNA nella sfera. A quanto pare ha mantenuto i patti. >> e sorrise.
Kara rasserenata dalla presenza del padre si rimproverò: <<non riesco a credere di essere stata affascinata da Zod! Come ho potuto essere così… >> il padre la interruppe: << Quel che è stato è stato. L’importante è che volevi combatterlo, ha distrutto Krypton, non dovrà essere certo lui a guidare la nostra gente alla conquista della Terra! >>.
Kara lo guardò un po’ spaventata: << Conquista? Cosa stai dicendo?>>
Alla Torre Solare un soddisfatto Zod aveva riconquistato la fiducia dei suoi soldati. L’esperimento da lui ideato e condotto dalla sua abile scienziata Vala, dopo una preparazione sugli studi di Dax-Ur appariva brillantemente riuscito, e la sua nuova pedina di questa guerra si stava già muovendo verso l’obbiettivo che gli era stato posto.
Improvvisamente, dei razzi diretti verso la loro base attirarono l’attenzione del Generale e dei suoi soldati.
Non era la prima volta che i terrestri provavano questa tecnica.
Come sempre i seguaci di Zod incenerirono a distanza i razzi in poche frazioni di secondo, ma dietro al fumo delle esplosioni, qualcosa si stava muovendo. Qualcosa che non avevano mai visto prima. E nulla sembrava poterlo fermare.
Doomsday si avvicinava sempre di più alla torre, i pochi soldati kandoriani che avevano avuto l’ardore di provare a fermarlo giacevano morenti al suolo, le loro ferite erano troppo gravi perché bastasse il sole rosso a curarle.
Alla base Luthor, l’Arciere, la Dama e il Miliardario osservavano la scena, finché l’ultimo di questi non esclamò: <<avete visto? Meno di mezz’ora e Zod e il suo esercito saranno sconfitti, nessuno potrà fermare il nostro mostro nella sua opera, a breve distruggerà la Torre. >>
Chloe e Oliver annuirono, ma con una smorfia di paura in volto. La furia della bestia sembrava ancora più devastante dell’ultima volta che l’avevano visto all’opera, e avvertivano un imprecisato, ma malevolo presagio.
<< Conquista? >> ripete Kara << Disprezzi Zod, ma la tua idea sulla terra è uguale alla sua? >>, ho sempre sperato che tu fossi cambiato da quella volta con Lara, ma a quanto pare, sei tale e ad allora e forse peggio del generale che tanto disprezzi! >> urlò tutto d’un fiato Kara, non valutando il rischio che stava correndo.
<< Come osi rivolgerti così a tuo padre! >> inveì Zor-El preparandosi a colpirla, tanto preso dalla collerà verso una così indegna figlia, ma in un nanosecondo una Macchia passò davanti ai suoi occhi, portandosi via Kara.
<< Sei al sicuro adesso. >> le disse il suo salvatore. La bionda riconoscendolo esclamò: << Clark! Grazie a Rao stai bene! >>.
<< E’ tutto a posto, Kara. Sto benissimo e ora sono qui al tuo fianco. Indossa questo anello blu, ti ridarà i tuoi poteri e potremo andarcene di qui. >> disse lui.
Ma Kara stavolta non poté non notare un preoccupante bagliore rosso, al centro dell’anello che Clark le stava porgendo, e lo notò ugualmente negli occhi e nell’anello che il cugino aveva addosso.
CONTINUA...
Bravo!! Adesso che sono tornato non lascerò più a metà le mie ff ma anchio ripartirò