| Giorno 0 - Polo nord - (segue dall'episodio 4.22)
La strana pietra che si era formata dall’unione dei tre «elementi» stava ancora volteggiando in aria. Clark l’aveva scagliata con tutta la forza della sua rabbia. “Mi hai fatto sperare in una salvezza per la Terra!” La frase era rivolta per metà alla pietra e per metà al padre naturale Jor-El. “Mi hai illuso che avrei potuto salvare i miei amici, i miei genitori e le persone a cui volevo bene!” Adesso la rabbia di Clark era diventata frustrazione e senso di impotenza. “Sono stato uno sciocco a fidarmi!” pensava Clark anche se sapeva che colpevolizzarsi non gli sarebbe servito a molto. Fece un profondo respiro e cercò di calmarsi. Egli credeva davvero che l’unione dei tre elementi avrebbe potuto aiutarlo a salvare la terra, o più precisamente Smallville; era quello in realtà che gli interessava maggiormente: salvare Smallville. La cittadina di campagna che gli era tanto cara, dove aveva passato momenti stupendi, insieme ai suoi genitori, a Lex, a Lana, a Chloe e a tutti gli altri che se n’erano andati nel corso degli anni come Pete. Pensava che le pietre si sarebbero unite e, come in un film, sarebbe scaturito da esse un qualche raggio colorato o scudo magico che avrebbe protetto la città dai meteoriti. Ma non era successo così. I meteoriti si erano schiantati e lui non aveva idea dei danni che essi avevano provocato. Non conosceva neppure il posto dove si trovava. Al polo nord? In Siberia? Sulla cima dell’Everest? Davanti a lui vedeva solo neve. Nient’altro che neve. Un bianco e soffice manto di acqua ghiacciata che ricopriva il terreno intorno a lui per miglia e miglia. Neppure il superudito lo aiutava. Era completamente solo, in un posto che non conosceva neppure. Il cristallo continuava a muoversi, quasi come se il posto fosse senza attrito, ma a Clark attualmente interessava poco. La frustrazione e la rabbia cominciavano a placarsi, lasciando il posto a una cupa rassegnazione e ad una profonda tristezza. Pian piano però, allo scemare della rabbia, il cervello riprese a funzionare. “Mamma e papà saranno sicuramente già a distanza di sicurezza. Lex ha preso il suo Jet privato; Chloe e Lois le ho viste partire personalmente. L’unica che mi dà pensieri è Lana. Le sue parole sembravano molto tristi, suonavano quasi come un addio. Perché, cosa potrà mai aver fatto da essere così sconvolta? Forse aveva paura che la strega Isobel riprendesse il controllo del suo corpo? O forse c’entra qualcosa il fatto che il cristallo era sporco di sangue…non saprei darmi una risposta.” Tuttavia Clark era sicuro che Lana era riuscita a salvarsi in qualche modo. Lex le era molto vicino in questo periodo, e aveva comunque al suo fianco Jason, che per quanto avesse un lato oscuro che a Clark non piaceva per niente, si sarebbe prodigato per la sua ragazza. Non aveva molto da temere per i suoi amici. “Speriamo che questa pioggia di meteoriti non abbia mutato altre persone come era successo sedici anni fa. Vorrei evitare di dovermi ritrovare ad affrontare una nuova Tina Greer.” Clark si guardò nuovamente intorno. Fortunatamente il freddo non aveva effetto su di lui. Poteva resistere a qualsiasi temperatura. Ad un certo punto la terra cominciò a tremare. Il cristallo aveva finito di librarsi nel cielo ed era atterrato, conficcandosi nel terreno. Clark raggiunse il luogo dell’impatto, cercando di sistemare le cose, anche se si rendeva conto che era troppo tardi. Il terremoto si placò un attimo, per riprendere dopo pochi secondi molto più potente di prima. Clark cominciava ad avere paura. Non conosceva il cristallo, non sapeva cosa sarebbe potuto succedere. Poteva benissimo distruggere tutta la vita sulla terra e lasciare solo lui a popolarla, come voleva il padre. La terra tremò sempre più forte e si spaccò in due, proprio davanti ai suoi piedi. Clark arretrò giusto in tempo. Davanti a lui cominciava a erigersi qualcosa di veramente imponente, così imponente da ridicolizzare i più grandi castelli d’Europa, o l’Empire State Building stesso. Pian piano la paura lasciò il posto allo smarrimento. Cosa si ergeva davanti a lui?
[Continua…]
Edited by Sgt. Rock - 20/12/2005, 12:19
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