Grazie a tutti per i complimenti, sono contenta che vi stia piacendo, e per ringranziarvi come si deve non posso che postare il quinto capitolo. Buona lettera!
Capitolo 5 Choices - Le scelte
Appartamento di Chloe.È notte fonda, sono le 2.30, i dottori di Oliver non sono ancora tornati. Alex combatte tra la vita e la morte. Accanto a lui c’è Chloe, che gli stringe la mano, la ferità è stata fasciata per evitare di fargli perdere altro sangue, ma il sangue continua a scorrere. Alex sente tanto dolore, ma c’è Chloe accanto a lui e non vuole farla preoccupare così non dice una parola.
Chloe: “In questi casi cosa fa un fedele? Prega?”
Alex: “Si prega”
Chloe: “Allora pregherò Dio che ti lasci vivere”
Alex: “Un fedele non prega affinché la sua vita si prolunghi, un fedele prega che la sua vita sia in mano di Dio, e Dio decide come e quando finirla”
Chloe: “Beh non sono mai stata una grande fedele, quindi è a modo mio che pregherò”
Alex: “Chloe?”
Chloe: “Si?”
Alex: “Ti voglio bene”
Alex non aveva mai detto quelle parole a nessuno se non ai suoi genitori, perché mai per nessuno aveva provato dell’affetto. Nessuno mai gli era stato così accanto, nessuno mai gli aveva tenuto la mano, nessuno mai aveva pianto per lui. Chloe invece di lacrime ne stava versando tante, lo conosceva da così poco, eppure non poteva più immaginare una vita senza di lui.
Chloe: “Anche io, Alex”
Alex: “Sai una cosa, tutti hanno paura di morire, ma non io. Io la morte l’ho guardata dritta in faccia, e sono rimasto vivo. Non mi fa paura. Quando Doomsday mi attaccava ho creduto di morire, ogni colpo che mi infliggeva io mi avvicinavo alla morte. Ma eccomi qui. Quando ho combattuto contro Berio, anche quella volta io l’ho guardata in faccia la morte. Quando mi ha buttato contro la porta del bunker io stavo morendo, ma eccomi qui. Adesso che stiamo parlando io sento che sto morendo, e forse questa volta non potrò dire ed eccomi ancora qui. Ma io ho già sfidato la morte altre volte e non ho paura se per una volta è lei a vincere”
Chloe piangendo: “Ma se questa volta è lei a vincere, non ci saranno altre sfide”
Alex: “L’avrò comunque battuta due volte, lei solo una”
Chloe continuando a piangere e alzando un po’ la voce: “Sarai comunque morto!”
Alex: “Lo so. Quello che voglio dire Chloe, è che fossi stato un’altra persona, se non avessi avuto questi poteri, sarei già morto. Invece sono ancora qui, prima o poi tutti noi moriremo e forse questa è la mia ora. Forse la mia ora era già arrivata quando era arrivata per i miei genitori, ma io ho resistito. E ho resistito contro Berio, ma non si può resistere per sempre”
Chloe: “Alex per favore, resisti ancora un po’”
Bussano alla porta, è Oliver con i suoi dottori.
Chloe: “Dimmi che hai buone notizie Oliver”
Oliver: “Ho delle notizie ma non poi così buone”
Chloe, Oliver e i dottori si stavano avvicinando ad Alex, quando questo inizia ad urlare per il dolore.
Oliver: “Controllate cosa succede, presto!”
Alex: “Il polpaccio, mi fa male. Non come prima, mi fa male”
I dottori tolgono la fasciatura e rimangono allibiti da quella visione.
Oliver: “Allora cosa sta succedendo?”
Dottore: “È una cosa incredibile Signor Queen! Venga a dare un occhiata lei stesso!”
Oliver si avvicina ancora un po’ alla gamba di Alex.
Oliver: “La sua pelle si sta rigenerando o cosa?”
Dottore: “Proprio così Signor Queen, sembra proprio che la sua pelle si stia ricreando dal nulla”
Chloe: “Sarà un altro effetto dei meteoriti?”
Oliver: “Qualsiasi cosa sia, sembra far rimarginare tutte le ferite”
Proprio come aveva detto Oliver tutte le ferite che si era procurato, quelle sul viso ed il petto si stavano tutte rimarginando, nel suo polpaccio la ferita si stava rimarginando e la pelle ricreando”
Oliver: “È qualcosa di fantastico!”
Alex: “Qualcuno vuole spiegarmi cosa diamine sta succedendo?”
Chloe: “Alex, Alex sembra che tutte le tue ferite si stiano rimarginando, anche quella del polpaccio”
Alex: “Credo sia possibile, dopo lo scontro con Doomsday avevo parecchie ferite, ma il giorno dopo erano tutte scomparse”
Dottore: “Sta sentendo molto dolore perché la ferita che ha al polpaccio è molto profonda, ma credo che con un processo di massimo 12 ore dovrebbe tornare in forma”
Oliver: “Non può solo crederlo, resterete tutto il tempo che ci vorrà qui, resterete a monitorarlo”
Dottore: “Si, Signor Queen”
Il dolore continuava ad essere forte e Alex sentiva che anche quest’altra sfida con la morte stava per vincerla, ma questa volta sarebbe stata più dura.
Chloe: “Alex?”
Alex: “Si?”
Chloe: “Grazie!”
Alex: “Di cosa?”
Chloe: “Grazie di aver resistito, grazie di avermi chiesto prima se volevo che Clark sapesse di Doomsday, grazie di essere qui”
Alex: “Chloe, io penso che tu dovresti andare da lui, a dargli un addio, l’addio che forse lui non merita, ma tu si”
Chloe: “Lo meritiamo entrambi”
Alex: “Va da lui, su”
Chloe: “Lasciandoti qua da solo?”
Alex: “Non sono solo, ci sono una decina di dottori e c’è Oliver, vai!”
Chloe baciandolo sulla fronte: “Torno presto”
Chloe scende le scale e decide di chiamare Davis per sapere dove fosse.
Davis: “Pronto, chi parla?”
Chloe: “Sono Chloe, scusa per l’orario ma ho bisogno di parlarti”
Davis: “Ok, ok va bene dammi 5 minuti e arrivo, casa tua?”
Chloe: “Si sono qua giù”
Chloe aspettò 10 minuti dopo di che Davis arrivò.
Davis: “Mi sei sembrata preoccupata al telefono, di cosa vuoi parlarmi?”
Chloe: “Tu non hai da dirmi niente?”
Davis pensò che se non glielo avesse detto in quel momento non avrebbe mai trovato la forza, ma guardandola negli occhi si rese conto di avere di fronte l’unica donna che aveva mai amato, l’unica che gli avesse mostrato un po’ di fiducia. Non voleva rovinare tutto. Decise così di non dirle niente.
Davis: “Una cosa potrei dirtela, ti amo Chloe”
Chloe non si aspettava una risposta del genere e rimase di stucco tanto da quasi non ricordare il motivo per cui lo avesse chiamato.
Chloe: “Nient’altro? Niente del tipo: sono un serial – killer, Jimmy aveva ragione, ho ucciso io i genitori di Alex, ho rovinato io il tuo matrimonio, sono io Doomsday, non devi dirmi niente di questo genere?” - con queste parole Chloe iniziò a piangere.
Davis la abbracciò, Chloe voleva tirarsi indietro, ma voleva anche abbracciarlo per un’ultima volta.
Davis: “Mi dispiace, tante e tante volte avrei voluto dirtelo ma sei l’unica che io abbia mai amato, sei l’unica che ha creduto in me. Non volevo rovinare questa favola. Ho avuto una pessima vita, io sono un credente, chiedo sempre perdono a Dio per ciò che faccio, ma è la mia natura ed io non posso lottare contro di lei, sto lottando Chloe con tutte le mie forze, ma sono convinto che un giorno Doomsday ucciderà anche Davis Bloome”
Chloe: “Doomsday ucciderà tutti Davis! Ucciderà Clark, distruggerà il mondo”
Davis: “Lo so, Clark vuole incontrarmi vero?”
Chloe: “Credo proprio di si, è per questo che ti ho chiamato, per un addio”
Davis: “Chloe insieme possiamo fermarlo, non lo so tu riesci a trattenere la bestia dentro, quando sono con te non riesco a trasformarmi, resta con me”
Chloe non sapeva cosa decidere. Se solo Alex lo avesse scoperto, ci sarebbe rimasto malissimo, aveva ucciso i suoi genitori. Farlo significava tradire Clark. Ma davanti a quegli occhi non sapeva davvero dir di no.
Chloe: “Davis, lo hai detto tu stesso che prima o poi Doomsday ucciderà anche Davis, io non posso cambiare niente”
Davis: “Io credo che se vuoi invece puoi farlo”
Oliver: “Fare cosa?”
Chloe: “Oliver che ci fai qui dovresti essere su con Alex”
Oliver: “Non mi piace quello che sento, Chloe ucciderà anche te”
Davis avvicinandosi ad Oliver: “Tu non sai niente di me, lascia decidere a lei”
Oliver: “Perché altrimenti cosa fai? Mi uccidi?”
Chloe: “Oliver per favore sali da Alex, qua me la vedo io”
Oliver sussurrando all’orecchio di Chloe: “Io non ti lascio qui con la bestia”
Davis sentendo quello parole prese Oliver per la maglietta e gli urlò: “Io la amo, non le farei del male!”
Oliver: “Nessuno mette in dubbio la tua buona fede, ma ho una lista di persone innocenti e non, che sono morte a causa tua, non sai neanche di cosa sei capace e se solo tu amassi davvero Chloe non le chiederesti di restare accanto a te, perché è come chiederle di morire!”
Chloe: “Davis! Lascialo andare!”
Davis tolse le mani dalla maglietta di Oliver, questo decise di andarsene aprì il portone e salì le scale per tornare da Alex.
Davis: “Chloe non so che mi è presto, scusami”
Chloe: “Oliver ha ragione, per favore è già abbastanza difficile. Baciami e va via” - Chloe ricomincia a piangere.
Davis non disse altro, le si avvicinò lentamente, le mise una mano tra i capelli e l’altra sulla schiena e la baciò. Fu un bacio intenso e lungo, a Davis uscì una lacrima, poi dolcemente si staccò.
Davis: “Addio Chloe”
E così dicendo se ne andò lasciando Chloe interdetta ed immobile.
Fattoria Kent.È mattina. Clark e Lois si erano addormentati sul divano, Lois aveva la testa sul petto di Clark. Lois si sveglia e quasi guarda stranita Clark, come non ricordando quello che fosse successo, doveva ancora abituarsi a tutto questo. Tante volte aveva dormito in quel divano, ma mai era stato così bello. Lois decide di andare a fare una doccia, lasciando Clark sul divano e coprendolo con una coperta.
Poco dopo anche Clark si sveglia, notando subito l’assenza di Lois. Clark si alza, e appena alza lo sguardo vede Lois con i capelli tutti bagnati e con una tovaglia molto corta, che la copre solo prima del ginocchio, Clark resta senza parole.
Lois avvicinandosi a lui: “Che c’è Smallville, non mi hai mai visto così?”
Clark: “Veramente ti ho anche visto nuda, devo ricordartelo?”
Lois ormai di fronte a Clark: “La voglia di fare le battute non ti passa mai!”
Clark: “Scusami hai ragione, come posso farmi perdonare?”
Lois portando avanti e indietro il dito sul petto di Clark: “Un’idea io l’avrei!”
Clark poggia le mani sul bacino di Lois e i due si baciano.
Clark: “Così va meglio?”
Lois: “Un po’ meglio, adesso dovresti prepararti altrimenti facciamo tardi a lavoro!”
Clark se ne era quasi dimenticato, oggi non poteva andare al Daily Planet, doveva incontrare Alex e Oliver per decidere come procedere con Doomsday. Ma non sapeva cosa inventare a Lois, ormai non era più un’ amica qualunque.
Clark: “Aah quasi dimenticavo, oggi non posso venire al Daily Planet”
Lois: “Perché?”
Clark: “Ho delle cose da fare..”
Lois ridendo: “Cosa una riunione agricola?”
Clark: “Più o meno, devo sistemare alcune cose della fattoria e parlare con alcuni contadini che adesso si occupano della terra”
Lois: “Ok Smallville come preferisci, ci vediamo più tardi allora”
Clark: “Lois? Ti porto a cena fuori stasera?”
Lois: “Si va bene sperando che questa volta non sia bruciata!”
I due si baciano nuovamente, Lois prende la borsa e si avvia verso la porta. Clark aspetta che lei sia andata per andare all’appartamento di Chloe.
Appartamento di Chloe.Alex è rimasto sveglio tutta la notte, il dolore al polpaccio non cessa, ma la pelle è quasi tutta ricomposta. L’equipe di medici si è data il turno, mentre Chloe e Oliver erano rimasti svegli insieme ad Alex. Nessuno però aveva osato riaprire l’argomento Davis, almeno fino al mattino.
Oliver: “Non continuerai a vederlo, vero?”
Chloe: “Non credo”
Oliver: “Non capisci ne va della tua vita!”
Chloe: “E alla sua chi ci pensa?”
Alex: “Ma di che parlate?”
Oliver e Chloe contemporaneamente: “Di niente!”
Chloe: “Come va?”
Alex: “Ancora male”
In questo momento arriva Clark, Chloe va ad aprirgli.
Clark: “Come sta?”
Chloe: “È quasi più sorprendente di te Clark, le sue ferite si sono rimarginate e la pelle del polpaccio si sta ricreando”
Clark: “Quindi sta bene?”
Chloe: “Non proprio, il processo è molto doloroso”
Clark: “E tu come stai?”
Chloe: “Bene bene”
Clark: “Chloe!”
Chloe: “Ok è stato un addio straziante e sto davvero male, e ho paura per lui, ma anche per te, per Alex e per il mondo intero”
Clark: “Andrà tutto bene, te lo prometto”
Chloe: “Come potrà andare bene Clark? Comunque vada lo scontro perderò qualcuno che amo”
Clark l’abbraccia. Era da tanto che non si abbracciavano. Ad entrambi questo era mancato e adesso Chloe sentiva che è vero che comunque andava avrebbe perso qualcuno che amava, ma adesso non aveva dubbi sarebbe stata la morte di Clark a farla morire dentro.
Alex: “La finite di spupazzarvi!”
Clark: “La tua lingua biforcuta non si ferisce mai, vero?”
Alex: “Allora come è andata ieri sera?”
Oliver: “Perché che succedeva ieri sera?”
Chloe: “Già, cosa?”
Clark con un sorriso malizioso: “Io e Lois stiamo insieme”
Oliver: “Sul serio? Era ora!”
Chloe: “Cosa? Clark Kent si è schiarito le idee come vedo”
Clark: “Già”
Alex: “Mi dispiace interrompere questo storico momento ma abbiamo una minaccia che incombe sul mondo adesso, ne parliamo?”
Clark: “Chloe se non te la senti di restare...lo capiamo”
Oliver: “Lei deve restare! È un membro ufficiale della lega della giustizia”
Clark: “Cosa? È da quando?”
Alex: “E quale sarebbe il tuo superpotere?”
Chloe: “Io sto alla torre di controllo, organizzo i lavori, li coordino”
Oliver: “Ok ora seriamente, Clark hai delle idee?”
Clark: “So che adesso mi verrai a dire che non cambio mai, che preferisco lavorare per conto mio, ma di fatto è così. Credo che dovrei combattere da solo. In fondo è me che vuole e tu e voi altri potreste solo farvi del male”
Alex: “Tutti tranne me!”
Clark: “Alex! Ragiona non ti sei ancora ripreso, e saresti debolissimo, e poi Doomsday è me che vuole attaccare, hai già combattuto una volta al posto di Kal - El”
Alex: “Clark non puoi farmi questo! Lui ha...ha ucciso i miei genitori! Lui li ha fatti fuori davanti a me, è la mia vendetta non la tua!”
Clark: “È il mio destino, non il tuo Alex”
Alex piangendo: “Cosa cazzo dici? Te l’ho detto non credo nel destino, il destino è stupido. Io combatterò contro la bestia”
Clark: “No, tu non lo farai. Ucciderlo non ti farà stare meglio”
Alex: “Come puoi saperlo? Come? Loro sono morti Clark! Avevano 35 anni, una vita davanti e un figlio da crescere. Glielo devo!”
Clark: “Non credo sarebbero felici di vedere questo desiderio di vendetta nei tuoi occhi”
Alex piangendo e urlando: “Piantala Clark, tu neanche li conoscevi. Come pretendi di sapere cosa si aspettavano da me?”
Clark: “Allora ti dirò cosa mi aspetto io da te. Sei un ragazzo fantastico, sei maturo ed intelligente. Soffri tanto ma sempre in silenzio. Sei chiuso, ci chiami amici ma non ti sfoghi. È il tuo carattere. Da uno come te, da mio fratello, non mi aspetto desiderio di vendetta”
Alex piangendo ancora: “Clark, sta attento. Non voglio perderti”
Clark: “Ti prometto che tornerò!”
Alex: “Sai da quando loro sono morti il mio unico chiodo fisso è stato trovare Doomsday e ucciderlo, e adesso non so di cosa occuparmi”
Clark: “Occupati di guarire, e di vivere una vita da sedicenne”
Alex: “Ci proverò”
Oliver: “Clark in qualsiasi momento chiamaci, arriveremo subito se la situazione dovesse degenerare”
Clark: “Ok grazie”
Chloe: “Lo dirai a Lois?”
Clark: “Dirle cosa? Che sono kryptoniano? Che potrei morire in uno scontro con la bestia che ha messo K.O. parecchie persone al tuo matrimonio? Non saprei da dove cominciare”
Chloe: “Puoi contare su di noi, anche per questo”
Clark: “Grazie, oggi andremo a cena. Glielo dirò, adesso vado”
Oliver: “Clark! Dovresti cercare subito Davis”
Clark: “È quello che farò!”
Clark va via dall’appartamento di Chloe e va a cercare Davis, lo trova in ospedale.
Ospedale.Clark: “Davis io e te dobbiamo parlare”
Davis: “E cosa dobbiamo dirci? Dovremo combattere o cosa?”
Clark: “Tu sei venuto in questo mondo per uccidermi, e per distruggere il mondo”
Davis: “Doomsday è venuto qui per quello che hai detto, io sono un paramedico”
Clark: “..che ha ucciso molte persone ultimamente”
Davis: “Io non volevo, ma è la mia vera natura”
Clark: “Lo so, ci vediamo domani. Alle 11 in questo campo” - gli passa un indirizzo - “ho già controllato così non faremo del male a nessuno”
Davis: “E se io non dovessi venire?”
Clark avvicinandosi: “Verrai”
Clark se ne va e decide di andare al Daily Planet per passare un po’ di tempo con Lois, si erano appena messi insieme ma dovevano già separarsi.
Daily PlanetLois sta facendo delle fotocopie molto distrattamente, da dietro arriva Clark che le da un bacio sulla guancia.
Clark: “Non ero io l’addetto alle fotocopie?”
Lois: “Ehi, hai già finito?”
Clark: “Si mi sono sbrigato prima del previsto”
Jimmy: “Quanto siete romantici, i futuri Signori Kent!”
Lois: “Olsen sparisci!”
Jimmy: “Si, ma una cosa dovete permettermela. Ho fiuto nelle storie d’amore, escludendo quelle che mi riguardano, l’avevo capito subito che Clark e Lois erano fatti per stare insieme!”
Lois: “Bravo l’indovino!”
Jimmy: “Certo che l’amore non ti ammorbidisce per niente eh? Povero Kent”
Clark: “Dai Jimmy!”
Jimmy: “Ok me ne vado, comunque se avete bisogno di me, questo sono il mio numero e il mio indirizzo”
Lois: “Abiti vicino al Planet?”
Jimmy: “Beh si per ora faccio solo casa lavoro, lavoro casa. Quindi è l’ideale”
Il pomeriggio passò così tra dolci coccole e un po’ di lavoro, Clark non sapeva davvero come dirle che sarebbe dovuto andare via.
Fattoria Kent.Era sera, e Lois e Clark si stavano preparando per andare a cena.
Lois: “Sai Smallville, credo che dovrei trovarmi un altro posto dove abitare”
Clark: “Cosa? Perché? Non ti piace avermi sempre intorno?”
Lois: “Si che mi piace, ma rischiamo di diventare una di quelle coppie che passano troppo tempo insieme e non apprezzano più il tempo che passano insieme, insomma lavoriamo insieme, usciamo insieme, viviamo insieme!”
Clark: “Stiamo insieme da soli due giorni e già ti fai questi problemi?”
Lois: “Stiamo insieme da soli due giorni e stiamo già per fare la nostra prima lite?”
Clark: “Spero di no, non stasera”
Lois: “Perché non stasera? Cosa succede d’importante?”
Clark: “È la nostra serata, niente e nessuno deve rovinarla”
Lois: “Ok Smallville, beh siamo a buon punto. Io sono quasi pronta, tu non mi stai mandando alcun messaggio dove dici che non potrai arrivare, dovrebbe funzionare!”
I due si mettono a ridere.
Clark: “Io ti aspetto giù”
Lois: “Ok, sto arrivando”
Clark era giù che aspettava e cercava di trovare le giuste parole, il giusto momento. Lois sta scendendo le scale, Clark la guarda è bellissima, e questa volta poteva gridarlo, poteva dirglielo. Lois aveva ormai sceso le scale ed era proprio di fronte a Clark.
Clark: “Sei bellissima Lois”- e così dicendo la baciò.
I due andarono al ristorante mangiarono e si divertirono ma Clark non trovo un solo attimo buono per dirle della sua partenza.
Lois: “Ti vedo distratto Smallville”
Clark: “No, è...è tutto apposto. Godiamoci la cena”
Clark e Lois tornarono a casa, Clark le si avvicinò e iniziò a baciarla. I due si spostarono in camera da letto, Clark iniziò a sbottonarsi la camicia, i due si poggiarono sul letto.
Lois: “Smallville, mi sa che stiamo bruciando un po’ di tappe”
Clark: “Scusa Lois, io non volevo..”
Lois: “Stai tranquillo”
I due continuarono a baciarsi, e poco dopo si addormentarono. In realtà fu Lois ad addormentarsi, Clark continuava a pensare, ormai glielo avrebbe detto domani, ma come? Una lettera sarebbe stata troppo distante e Lois non glielo avrebbe mai perdonato, ma come avrebbe potuto dirle in faccia una così grande bugia? O come avrebbe trovato il coraggio di dirle chi è veramente Clark Kent? Clark seppur molto perplesso si addormentò.
In un campo di granoIn un campo di grano lo stesso dove Clark e Davis si erano dati appuntamento, Davis stava per trasformarsi in bestia, questa volta sembrava diverso, cresceva sempre più e sembrava ancora più feroce del solito, Doomsday non sarebbe più stato Davis Bloome. Si era definitivamente trasformato. Doomsday era arrivato!