Smallville Italia

Fan Fiction by Piccola Otaku, divisa in diversi capitoli [spoiler]

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caillean90
view post Posted on 6/4/2009, 16:29




NO! :spavento: !!lana lang no!!!!!ma che tempismo sta ragazza :shakinghead: !!!!!!..però ti dico che anche nella fanfiction che sto scrivendo ritorna lana... :lol: ...
 
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piccola otaku
view post Posted on 6/4/2009, 16:35




CITAZIONE (caillean90 @ 6/4/2009, 17:29)
NO! :spavento: !!lana lang no!!!!!ma che tempismo sta ragazza :shakinghead: !!!!!!..però ti dico che anche nella fanfiction che sto scrivendo ritorna lana... :lol: ...

Beh io credo che per iniziare una storia seria con Lois si dovrebbe prima chiudere con Lana, e infatti vedrai! Tra stasera e domani mattina ci sarà il prossimo capitolo!

PS: Aspetto la tua FF!
 
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aLe•SgLaNs
view post Posted on 6/4/2009, 17:11




LANA! è come il prezzemolo quella ragazza...
comunque hai ragione CIT:"per iniziare una storia seria con Lois si dovrebbe prima chiudere con Lana"
 
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view post Posted on 6/4/2009, 18:31
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sei propria brava piccola otaku... mi stai facendo appassionare a questa fan fiction...aspetterò con ansia il prossimo cap...
 
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caillean90
view post Posted on 6/4/2009, 19:18




CITAZIONE (aLe•SgLaNs @ 6/4/2009, 18:11)
LANA! è come il prezzemolo quella ragazza...
comunque hai ragione CIT:"per iniziare una storia seria con Lois si dovrebbe prima chiudere con Lana"

chiudere a chiave e buttarla poi via!!!!

comunque nella mia FF ho messo un sacco di cose...però prima devo completarla..non finisco più di scrivere!!!aspettatevi della belle!!! :investigatore:
 
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piccola otaku
view post Posted on 6/4/2009, 20:02




Ecco un quarto capitolo davvero importante e anche difficile da scrivere. Buona Lettura.

Capitolo 4 The first Battle - La prima battaglia




Appartamento di Chloe.
Alex sta mettendo in uno zaino dei vestiti, e qualche spicciolo. Chloe lo guarda non capisce cosa stia facendo. Alex deve partire, Lana lo aspetta. È preoccupato di lasciare Chloe da sola, ma sa che comunque c’è Clark che può proteggerla e poi finalmente potrebbe scoprire la verità su Doomsday.
Chloe: “Alex ma dove vai?”
Alex: “Devo partire, tornerò tra...non so quando, ma tornerò. Devo sistemare un problema. Tu sta attenta quel Davis Bloome non mi piace per niente”
Chloe: “Beh mi sa che non sei l’unico che non lo ama, comunque non cambiare argomento. Cosa devi fare?”
Alex: “Non posso dirtelo o almeno non ora, quando tutto questo sarà finito potrò dirtelo. Vorrei restare qui, ma c’è qualcuno che ha bisogno di me, adesso. Tanto può proteggerti Clark, no?”
Chloe: “Non capisco di che parli”
Alex: “Chloe! Clark mi ha detto tutto, o forse dovrei chiamarlo Kal - El?”
Chloe: “Ok è evidente che lo sai, Alex non so dove tu stia andando, ma fa attenzione!”
Alex: “Adoro quando ti preoccupi, torno presto!”
Chloe e Alex si danno un grande abbraccio. Alex prende lo zaino e se ne va. È appena uscito dal Talon, quando gli squilla il cellulare.
Alex: “Sei tu?”
Lana: “Si sono io, dovresti sbrigarti non riuscirò a tenerlo a bada ancora per molto, aspetta solo te”
Alex: “Fai conto che io sia già lì”

Montreal - Canada
Alex dopo qualche minuto con la supervelocità arrivò a Montreal in Canada, Lana non abitava lì, effettivamente non abitava da nessuna parte, con la supervelocità andava dove voleva e si stava girando un po’ il mondo. Una settimana fa Lana si trovava proprio a Montreal, stava sistemando dei disordini in un quartiere quando arriva un essere alquanto strano: un uomo ben vestito, ma con occhi che sembravano infuocati non faceva altro che ripetere: “Ti ucciderò Kal - El” alche Lana si era molto insospettita e parlando con quest’uomo, capì che non era umano, o meglio il corpo lo era ma l’anima no, dentro vi era un evaso dalla zona fantasma. Infatti quando Clark aprì il portale per far tornare a casa Lois, oltre a Faora era riuscito a scappare anche Berio, un servo di Faora, segretamente innamorato di quest’ultima. Berio aveva già ucciso molte persone ma Lana era riuscito a tenerlo buono, un po’ con la forza di cui ormai era dotata e un po’ dicendogli che conosceva un tizio che poteva portargli Kal - El. Lana anche se non abitava a Smallville era in constante contatto con Oliver Queen, e questo gli aveva detto dell’arrivo di Alex, questo ragazzo infetto da meteorite. Lana aveva capito che da sola non sarebbe mai riuscita a uccidere Berio e per non mettere in pericolo Clark aveva deciso di chiamare Alex.
Lana: “Molto bravo”
Alex: “Grazie, senti dove si trova questo tizio e poi non poteva venire Clark?”
Lana: “Hai paura?”
Alex: “N..no dico solo che se questo tizio vuole Clark perché hai chiamato me?”
Alex non poteva e non voleva dire a Lana che in realtà lui non aveva mai combattuto e non aveva ancora piena conoscenza dei suoi poteri, non voleva sentirsi da meno e in un certo senso sarebbe stato utile per poi battersi contro la bestia.
Lana: “Non posso dirtelo, non adesso. Prima risolviamo questa storia e dopo passiamo ai convenevoli”
Alex: “Come vuoi”
Alex e Lana arrivarono in una zona di Montreal molto desolata, lì vi era un bunker sotterraneo. Lana infilò la chiave e dentro vi trovarono Berio che preso da tanta rabbia repressa si scagliò come una furia su Alex buttandolo a terra.
Berio: “Kal - El, sei morto!”
Lana: “Ehi stai calmo, lui non è Kal - El ma lo conosce molto bene!”
Alex si stava appena alzando che venne buttato nuovamente a terra da Berio.
Berio: “Dimmi dove si trova!”
Alex: “Dovresti usare le buone maniere, stronzo”
Così dicendo Alex gli tirò un pugno che lo fece volare dall’altra parte del bunker, sfondandolo. Lana si meravigliò di quel pugno, era così piccolo e minuto ma aveva una forza incredibile, e a dire il vero lo stesso Alex se ne meravigliò.
Alex: “Caro Berio, o come ti chiami, in vita mia non ho mai dettato le regole. Ma si può sempre cambiare no?”
I due iniziarono una quasi incessante lotta con vari colpi, sia Alex che Berio iniziavano a sanguinare, i pugni, le pedate, fu una lotta senza esclusione di colpi. Ogni tanto Alex diceva qualche parola come per far intendere a Lana che stava bene.
Alex: “Come ti stavo dicendo, ho deciso di dettare le regole io, dimmi chi è Doomsday!”
Berio: “È il figlio di Faora”
Alex: “Io me ne sbatto, voglio sapere chi è sulla terra?”
A quelle parole Berio si sentì offeso nel suo orgoglio e nel suo amore per Faora che sferrò ad Alex un colpo quasi fatale. A quel punto Lana decise di intervenire. Ma Berio la fermò.
Berio: “Tu sei inutile, potrei anche ucciderti ormai. Ma alla fine tu mi hai portato ciò che volevo quindi ti lascio la vita”
Lana sembrava proprio non averle sentite quelle parole che gli sferrò un pugno. A quel punto Berio le mise le mani al collo come per strozzarla, Lana stava per morire. Ma alle spalle di Berio c’era Alex pronto a sferrargli un colpo davvero inaspettato. Fu così che Berio dovette lasciare Lana, che riprese a respirare, e questo inizio a sputare sangue dalla bocca. Stava morendo.
Alex: “Facciamo un patto, stronzo, visto che stiamo perdendo la vita tutti e due, tu mi dici chi è Doomsday e io ti dico dove trovare Kal - El”
Berio con una voce tremante: “Prima tu”
Alex mettendogli le mani al collo: “Sono io che detto le regole!”
Berio: “Sulla terra viene chiamato Davis Bloome”
Alex aveva avuto la conferma era Davis la bestia, in quell’istante il pensiero fu subito per Chloe, voleva mettere K.O. questo tizio e andare da lei, ma le cose si complicarono.
Berio riprendendo un po’ di forze: “Tocca a te”
Alex: “Sai io non mantengo mai le promesse”
Berio era davvero molto arrabbiato, gli uscì un urlo di dolore misto a rabbia. Prese Alex alle due estremità del suo corpo e lo gettò violentemente, sfondando la porta del bunker. Alex era davvero a pezzi.
Alex con le poche forse che aveva: “Non vincerai tu”
Alex si alzò, anche lui gettò un urlo ma di incoraggiamento, lo prese per la vita e inizio a tempestarlo di pugni e pedate. Berio era ormai sfinito, entrambi lo erano. Alex aveva il fiatone, Berio non riusciva più a respirare. Così Alex approfittò della situazione per strozzarlo stroncando così definitivamente la sua respirazione. Berio era morto. Alex aveva appena combattuto la sua prima battaglia. Era sfinito, che senza volerlo cadde a terra a pancia in giù, tutt’attorno una quiete surreale. Quella quiete fu interrotta da un suo urlo di dolore. Era Berio, con le sue ultime forze, si era silenziosamente avvicinato a lui e con i denti gli aveva strappato le carni del polpaccio.
Alex con una voce quasi inudibile: “Ho comunque vinto io”
Alex trascinandosi la gamba rientrò dentro il bunker e si avvicinò a Lana che stava finalmente riprendendo conoscenza.
Alex: “È finita”
Lana con una voce rauca: “Sei stato forte”
Alex: “Già non male per essere la mia prima battaglia, no?”
Lana era rimasta sbalordita: “Cosa?”
Alex: “Ho scoperto da poche settimane di essere un mutante, e non ho mai salvato nessuno, non ho mai usato i miei poteri se non la supervelocità, ma adesso dimmi perché non hai chiamato Clark?”
Lana: “La sai tutta la storia passata?”
Alex: “Si mi manca solo il presente”
Lana: “Ok, qualche settimana dopo aver lasciato Smallville, il Dr. Grohl mi disse di aver trovato un modo per aspirare la kryptonite che avevo dentro di me, io ero felicissima così andai subito da lui, fu un processo molto doloroso, ma alla fine riuscì: io non avevo più neanche un po’ di kryptonite. Il mio primo pensiero fu quello di andare da Clark. E così fu. Lo trovai fuori da un bar a fissare non so cosa, mi avvinai ancora un po’. Stava fissando Lois, il suo sguardo mi fece capire che lui in qualche modo stava cercando di andare avanti. Solo io forse non lo stavo facendo. Così decisi di andare, e di far continuare a credere a Clark che il nostro era un amore impossibile”
Alex: “Sei stata molto forte”
Lana: “Stanno insieme?”
Alex: “No, ma tra loro c’è chimica. Quando i loro occhi s’incrociano tutto il resto non esiste”
Lana: “Dovresti avvisare gli altri sulla vera identità di Doomsday”
Alex: “Si devo andare qualcuno potrebbe essere in pericolo”
Lana: “Non puoi andare la tua gamba sanguina, è messa male”
Alex: “Me la caverò!”
Lana: “Alex, grazie”
Alex: “Grazie a te, avevo bisogno di qualcuno che mi sbloccasse, avevo un certo timore ad usare i miei poteri”
Lana: “Potresti non dire niente a Clark?”
Alex: “Non posso prometterti niente”
Così dicendo Alex faticosamente si alzò e seppur arrancando iniziò a correre velocemente. Non era facile correre con la gamba in quello stato ma pensando ai suoi genitori, a Chloe e a tutte le persone che per mano di quel mostro erano morti o rischiavano di morire, trovò una grande forza più interiore che fisica, e riuscì a prendere velocità.

Appartamento di Chloe
Alex riuscì ad arrivare all’appartamento di Chloe, ma stava per perdere i sensi così si accasciò alla porta dell’appartamento. Chloe sentendone il rumore, aprì la porta e Alex cascò ai suoi piedi.
Chloe davvero preoccupata: “Oh mio Dio, Alex!”
Alex: “Sono tornato”
Chloe: “Cosa è successo, che hai fatto?”
Alex: “In questo momento non posso spiegarti le mie gesta eroiche, in questo momento devi chiamare Ollie, lui...le sue industrie potranno aiutarmi, ho un problema alla gamba, ma prima ancora devo parlarti di una cosa davvero importante"
Chloe era terrorizzata aveva visto Clark soffrire qualche volta, ma non lo aveva mai visto così e adesso vedendo Alex non sapeva davvero cosa fare. Solo una volta nella sua vita si era ritrovata in una situazione simile quando Lois era morta, ma fortunatamente con le sue lacrime era poi riuscita a guarirla e adesso non sapeva cosa fare decise così di seguire le istruzioni date da Alex. Prese il telefono e fece il numero di Oliver.
Oliver: “Pronto, chi parla?”
Chloe quasi piangendo: “Oliver sono, sono Chloe. Alex ha bisogno del tuo aiuto, dei tuoi medici. Per favore vieni subito a casa mia”
Oliver: “Ok, sto arrivando”
Oliver la supervelocità non l’aveva ma la sua “supermacchina” andava abbastanza veloce, fu infatti molto presto da Chloe. Nel mentre che Oliver stava arrivando Alex si decise a dire a Chloe che Davis Bloome era in realtà Doomsday.
Alex: “Chloe, non chiedermi come o perché ma so chi è Doomsday, avevo già avuto qualche dubbio ma la persona con cui ho lottato me lo ha detto chiaramente. Doomsday è...è Davis Bloome”
Chloe rimase pietrificata in soli cinque minuti tutto il suo mondo stava crollando a pezzi, prima Alex che arriva tutto sanguinante quasi morente e adesso la notizia che la persona di cui lei si era fidata cecamente risultava essere un mostro.
Chloe: “N...non può essere”
Alex: “Lo è Chloe! Capisco che in questo momento sei troppo ceca per vedere, ma è così. È lui. Lui che ha ucciso i miei genitori, lui che ha ucciso tante e tante persone, lui che ti ha rubato il cuore”
Chloe: “Chi te l’ha detto?”
Alex: “Ha davvero così importanza? Chloe non pretendo una risposta adesso ma sarai tu e solo tu a decidere se Clark e gli altri devono sapere la verità o devono scoprirla da soli, la scelta è tua, e non potrebbe essere altrimenti”
Chloe non ci pensò due volte, tante e tante volte Clark aveva messo al primo posto lei e non il bene del mondo, tante e tante volte Chloe aveva detto a Clark che tra il bene superiore e la salvezza di una persona si deve scegliere il bene superiore e adesso che si trovava lei a scegliere, non poteva esitare, non c’è ne era il tempo.
Chloe: “Devi dirglielo Alex, e anche subito, non c’è tempo da perdere o Clark e tutto il mondo rischiano di morire”
Alex rimase sconvolto da cotanta convinzione, ma ne fu felice.
Alex: “Ok allora glielo dirò”
Bussano alla porta. È Oliver, si è già portato con se una squadra di medici. Chloe apre la porta ed è contenta di vederlo arrivare.
Alex: “Dovresti avere la supervelocità amico, sarebbe stata molto utile in questo momento”
Oliver: “Se riesci pure a fare delle battute non devi stare così male”
Dottore: “Signor Queen, tutt’altro, il ragazzo è messo male, la ferita ha perso molto sangue, e la carne sembra essersi proprio staccata”
Alex: “L’avrà mangiata quello stronzo”
Oliver: “Dottore cosa si può fare?”
Dottore: “Purtroppo niente, non è un essere come tutti gli altri non so come agire”
Oliver quasi alzando le mani al Dottore: “Beh trovi un modo, perché non resterò con le mani in mano a guardarlo morire”
Alex: “Non dovresti parlare così, io ti sto sentendo, potrei turbarmi. Chloe ho bisogno di parlare con Clark chiamalo”
Chloe: “Si vado”

Fattoria Kent
Clark si era proprio deciso a parlarle e aveva preparato una bella cena, Lois sarebbe tornata a breve e lui la stava aspettando impazientemente. Poi arrivò la telefonata di Chloe.
Chloe: “Clark, è un emergenza. Vieni subito a casa mia”
Clark: “Sto arrivando”
Clark corse subito all’appartamento di Chloe lasciando la cena dentro il forno.

Appartamento di Chloe.
Clark: “Chloe che è successo?”
Chloe: “Guarda tu stesso”
Accanto al divano vi erano una decina di Dottori ed Oliver. Sul letto c’era Alex quasi morente, con diverse ferite in tutto il corpo e poi quell’immensa voragine nel polpaccio. Clark era stupito e spaventato, e decise di avvicinarsi ad Alex.
Clark: “Alex che è successo?”
Alex: “Oliver, tu e i tuoi Dottori dovreste lasciarci soli due minuti”
Dottore: “Il tempo è prezioso Signor Queen”
Oliver invita i suoi Dottori ad andare, scendono giù al Talon portando con loro anche Chloe.
Alex: “Ho combattuto contro un evaso della zona fantasma, un certo Berio, servo di Faora. Anche lui era riuscito ad uscire quando hai aperto il portale per Lois. Cercava te”
Clark: “Come sei arrivato a lui? Perché non mi hai chiamato?”
Alex: “Diciamo che ho ricevuto una soffiata, è stata Lana Lang ad avvertirmi”
Clark: “Ah, è per questo che non mi hai chiamato, perché io non posso starle accanto”
Alex: “Non proprio, Clark tu sei innamorato di Lois?”
Clark: “Credo proprio di si, anzi volevo dirglielo proprio stasera”
Alex: “Ne saresti comunque innamorato se potessi stare con Lana?”
Clark: “Che stai cercando di dirmi?”
Alex: “Diamine Clark ho bisogno che tu risponda a questa domanda. Lois merita il meglio, devo capire se tu lo sei”
Clark: “Io credo che quello che provo per Lois non possa più essere nascosto con o senza Lana”
Alex: “Bene, perché il Dr. Grohl è riuscito a far ritornare Lana senza kryptonite in corpo, quindi in teoria potreste stare insieme”
Clark: “Ma non in pratica, voglio davvero provarci con Lois”
Alex: “E allora va da lei, dichiarati”
Clark: “Ti riprenderai vero?”
Alex: “Non posso risponderti, Dio solo può saperlo”
Clark: “Già”
Alex: “Clark?”
Clark: “Si?”
Alex: “Jimmy Olsen aveva ragione, Davis Bloome è un serial killer, Davis Bloome è Doomsday”
Clark: “Cosa? Io devo andare a trovarlo!”
Alex: “Pensa a Lois per un attimo, a questo penseremo domani ok?”
Clark: “C’è in ballo la vita di tutta la terra!”
Alex: “12 ore non cambiano un bel nulla, lasciamo anche il tempo a Chloe di dirgli addio”
Clark: “Io vado, riposati”
Clark con la supervelocità torna a casa e trova una Lois più delusa del solito.
Nel mentre i Dottori di Oliver tornano in laboratorio per studiare il caso, ma Alex sta perdendo troppo sangue.

Fattoria Kent.
Clark arriva quasi senza fare rumore, trova Lois in cucina. C’è tanta puzza di bruciato. Clark si ricorda adesso di aver lasciato dentro la cena. Era un’emergenza. Non era proprio il top dei momenti per dichiarare i propri sentimenti.
Lois: “Arrivi adesso Smallville? Mi chiami dicendo se posso anticipare il mio ritorno dal lavoro perché volevi parlami, e io la stupida Lois Lane lo fa, io torno a casa ed aspettarmi trovo un pollo che sta bruciando. Non cambi mai!”
Clark: “Vorrei dirti: posso spiegarti, ma non posso spiegarti quindi scusami”
Lois avvicinandosi a Clark: “Non so che farmene delle tue scuse Smallville”
Clark: “Hai ragione le scuse non servono, vorrei solo dirti che ci tengo a te Lois. Tutti gli eventi, tutto ciò che faccio non fanno che dimostrare il contrario, ma io ci tengo a te. Io è da un po’ che vorrei spiegarti quello che provo, quello che non provavo da tanto ormai. Io mi sono innamorato di te, e quella sera non sono venuto a prendere un caffè con te, perché avevo paura. Paura di fallire di nuovo in amore, la posta in gioco è alta, non voglio perderti”
Lois non sapeva davvero cosa dire, ma in quel momento le parole non servivano e non se ne potevano trovare le aveva usate tutte Clark. Clark le si avvicinò lentamente, lei poggio la sua mano sul suo petto, come in quel ballo al matrimonio. Ma questa volta nessuno sarebbe venuto a disturbarli, nessuno avrebbe interrotto quel magico momento, erano solo loro due. I loro visi si avvicinano, le loro bocche si sfiorano, i loro occhi si chiudono. È un bacio. Il bacio che da tanto aspettavano entrambi, non era un bacio nuovo, si erano già baciati altre volte, ma mai come questa volta erano così consapevoli di ciò che stavano facendo. Il loro bacio non fu così intimo, da dietro la finestra una figura di donna li stava guardando. Era Lana. Una lacrima perforò il suo viso.

Edited by piccola otaku - 7/4/2009, 10:41
 
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aLe•SgLaNs
view post Posted on 6/4/2009, 21:21




CITAZIONE (piccola otaku @ 6/4/2009, 21:02)
Era Lana.Una lacrima perforò il suo viso.

NN vorrei sembrare perfida ma......evvai!!!
la ruota gira cara lana, la ruota gira!!! :P:
-------
comliments piccola otaku, continua continua
 
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@smallville@
view post Posted on 7/4/2009, 12:23




ehi, bella la storia. magari succedesse cosi!
continuala, ne vale la pena! ;)
 
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caillean90
view post Posted on 7/4/2009, 12:58




:lol: il pollo bruciato..metafora per indicare clark...per fortuna che lana non ha bussato alla porta stavolta!!!!
 
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view post Posted on 7/4/2009, 13:33
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sempre più bella...
 
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caillean90
view post Posted on 7/4/2009, 16:33




a quando il seguito???
 
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piccola otaku
view post Posted on 7/4/2009, 16:34




CITAZIONE (caillean90 @ 7/4/2009, 17:33)
a quando il seguito???

Purtroppo non credo di farcela per sta sera, domani mattina ci sarà ;)
 
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caillean90
view post Posted on 7/4/2009, 16:36




dont'worry..fai con calma!!!domani pomeriggio dopo la scuola vengo subito a leggere il continuo!!!!continua così!!
 
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piccola otaku
view post Posted on 8/4/2009, 09:47




Grazie a tutti per i complimenti, sono contenta che vi stia piacendo, e per ringranziarvi come si deve non posso che postare il quinto capitolo. Buona lettera!

Capitolo 5 Choices - Le scelte



Appartamento di Chloe.
È notte fonda, sono le 2.30, i dottori di Oliver non sono ancora tornati. Alex combatte tra la vita e la morte. Accanto a lui c’è Chloe, che gli stringe la mano, la ferità è stata fasciata per evitare di fargli perdere altro sangue, ma il sangue continua a scorrere. Alex sente tanto dolore, ma c’è Chloe accanto a lui e non vuole farla preoccupare così non dice una parola.
Chloe: “In questi casi cosa fa un fedele? Prega?”
Alex: “Si prega”
Chloe: “Allora pregherò Dio che ti lasci vivere”
Alex: “Un fedele non prega affinché la sua vita si prolunghi, un fedele prega che la sua vita sia in mano di Dio, e Dio decide come e quando finirla”
Chloe: “Beh non sono mai stata una grande fedele, quindi è a modo mio che pregherò”
Alex: “Chloe?”
Chloe: “Si?”
Alex: “Ti voglio bene”
Alex non aveva mai detto quelle parole a nessuno se non ai suoi genitori, perché mai per nessuno aveva provato dell’affetto. Nessuno mai gli era stato così accanto, nessuno mai gli aveva tenuto la mano, nessuno mai aveva pianto per lui. Chloe invece di lacrime ne stava versando tante, lo conosceva da così poco, eppure non poteva più immaginare una vita senza di lui.
Chloe: “Anche io, Alex”
Alex: “Sai una cosa, tutti hanno paura di morire, ma non io. Io la morte l’ho guardata dritta in faccia, e sono rimasto vivo. Non mi fa paura. Quando Doomsday mi attaccava ho creduto di morire, ogni colpo che mi infliggeva io mi avvicinavo alla morte. Ma eccomi qui. Quando ho combattuto contro Berio, anche quella volta io l’ho guardata in faccia la morte. Quando mi ha buttato contro la porta del bunker io stavo morendo, ma eccomi qui. Adesso che stiamo parlando io sento che sto morendo, e forse questa volta non potrò dire ed eccomi ancora qui. Ma io ho già sfidato la morte altre volte e non ho paura se per una volta è lei a vincere”
Chloe piangendo: “Ma se questa volta è lei a vincere, non ci saranno altre sfide”
Alex: “L’avrò comunque battuta due volte, lei solo una”
Chloe continuando a piangere e alzando un po’ la voce: “Sarai comunque morto!”
Alex: “Lo so. Quello che voglio dire Chloe, è che fossi stato un’altra persona, se non avessi avuto questi poteri, sarei già morto. Invece sono ancora qui, prima o poi tutti noi moriremo e forse questa è la mia ora. Forse la mia ora era già arrivata quando era arrivata per i miei genitori, ma io ho resistito. E ho resistito contro Berio, ma non si può resistere per sempre”
Chloe: “Alex per favore, resisti ancora un po’”
Bussano alla porta, è Oliver con i suoi dottori.
Chloe: “Dimmi che hai buone notizie Oliver”
Oliver: “Ho delle notizie ma non poi così buone”
Chloe, Oliver e i dottori si stavano avvicinando ad Alex, quando questo inizia ad urlare per il dolore.
Oliver: “Controllate cosa succede, presto!”
Alex: “Il polpaccio, mi fa male. Non come prima, mi fa male”
I dottori tolgono la fasciatura e rimangono allibiti da quella visione.
Oliver: “Allora cosa sta succedendo?”
Dottore: “È una cosa incredibile Signor Queen! Venga a dare un occhiata lei stesso!”
Oliver si avvicina ancora un po’ alla gamba di Alex.
Oliver: “La sua pelle si sta rigenerando o cosa?”
Dottore: “Proprio così Signor Queen, sembra proprio che la sua pelle si stia ricreando dal nulla”
Chloe: “Sarà un altro effetto dei meteoriti?”
Oliver: “Qualsiasi cosa sia, sembra far rimarginare tutte le ferite”
Proprio come aveva detto Oliver tutte le ferite che si era procurato, quelle sul viso ed il petto si stavano tutte rimarginando, nel suo polpaccio la ferita si stava rimarginando e la pelle ricreando”
Oliver: “È qualcosa di fantastico!”
Alex: “Qualcuno vuole spiegarmi cosa diamine sta succedendo?”
Chloe: “Alex, Alex sembra che tutte le tue ferite si stiano rimarginando, anche quella del polpaccio”
Alex: “Credo sia possibile, dopo lo scontro con Doomsday avevo parecchie ferite, ma il giorno dopo erano tutte scomparse”
Dottore: “Sta sentendo molto dolore perché la ferita che ha al polpaccio è molto profonda, ma credo che con un processo di massimo 12 ore dovrebbe tornare in forma”
Oliver: “Non può solo crederlo, resterete tutto il tempo che ci vorrà qui, resterete a monitorarlo”
Dottore: “Si, Signor Queen”
Il dolore continuava ad essere forte e Alex sentiva che anche quest’altra sfida con la morte stava per vincerla, ma questa volta sarebbe stata più dura.
Chloe: “Alex?”
Alex: “Si?”
Chloe: “Grazie!”
Alex: “Di cosa?”
Chloe: “Grazie di aver resistito, grazie di avermi chiesto prima se volevo che Clark sapesse di Doomsday, grazie di essere qui”
Alex: “Chloe, io penso che tu dovresti andare da lui, a dargli un addio, l’addio che forse lui non merita, ma tu si”
Chloe: “Lo meritiamo entrambi”
Alex: “Va da lui, su”
Chloe: “Lasciandoti qua da solo?”
Alex: “Non sono solo, ci sono una decina di dottori e c’è Oliver, vai!”
Chloe baciandolo sulla fronte: “Torno presto”
Chloe scende le scale e decide di chiamare Davis per sapere dove fosse.
Davis: “Pronto, chi parla?”
Chloe: “Sono Chloe, scusa per l’orario ma ho bisogno di parlarti”
Davis: “Ok, ok va bene dammi 5 minuti e arrivo, casa tua?”
Chloe: “Si sono qua giù”
Chloe aspettò 10 minuti dopo di che Davis arrivò.
Davis: “Mi sei sembrata preoccupata al telefono, di cosa vuoi parlarmi?”
Chloe: “Tu non hai da dirmi niente?”
Davis pensò che se non glielo avesse detto in quel momento non avrebbe mai trovato la forza, ma guardandola negli occhi si rese conto di avere di fronte l’unica donna che aveva mai amato, l’unica che gli avesse mostrato un po’ di fiducia. Non voleva rovinare tutto. Decise così di non dirle niente.
Davis: “Una cosa potrei dirtela, ti amo Chloe”
Chloe non si aspettava una risposta del genere e rimase di stucco tanto da quasi non ricordare il motivo per cui lo avesse chiamato.
Chloe: “Nient’altro? Niente del tipo: sono un serial – killer, Jimmy aveva ragione, ho ucciso io i genitori di Alex, ho rovinato io il tuo matrimonio, sono io Doomsday, non devi dirmi niente di questo genere?” - con queste parole Chloe iniziò a piangere.
Davis la abbracciò, Chloe voleva tirarsi indietro, ma voleva anche abbracciarlo per un’ultima volta.
Davis: “Mi dispiace, tante e tante volte avrei voluto dirtelo ma sei l’unica che io abbia mai amato, sei l’unica che ha creduto in me. Non volevo rovinare questa favola. Ho avuto una pessima vita, io sono un credente, chiedo sempre perdono a Dio per ciò che faccio, ma è la mia natura ed io non posso lottare contro di lei, sto lottando Chloe con tutte le mie forze, ma sono convinto che un giorno Doomsday ucciderà anche Davis Bloome”
Chloe: “Doomsday ucciderà tutti Davis! Ucciderà Clark, distruggerà il mondo”
Davis: “Lo so, Clark vuole incontrarmi vero?”
Chloe: “Credo proprio di si, è per questo che ti ho chiamato, per un addio”
Davis: “Chloe insieme possiamo fermarlo, non lo so tu riesci a trattenere la bestia dentro, quando sono con te non riesco a trasformarmi, resta con me”
Chloe non sapeva cosa decidere. Se solo Alex lo avesse scoperto, ci sarebbe rimasto malissimo, aveva ucciso i suoi genitori. Farlo significava tradire Clark. Ma davanti a quegli occhi non sapeva davvero dir di no.
Chloe: “Davis, lo hai detto tu stesso che prima o poi Doomsday ucciderà anche Davis, io non posso cambiare niente”
Davis: “Io credo che se vuoi invece puoi farlo”
Oliver: “Fare cosa?”
Chloe: “Oliver che ci fai qui dovresti essere su con Alex”
Oliver: “Non mi piace quello che sento, Chloe ucciderà anche te”
Davis avvicinandosi ad Oliver: “Tu non sai niente di me, lascia decidere a lei”
Oliver: “Perché altrimenti cosa fai? Mi uccidi?”
Chloe: “Oliver per favore sali da Alex, qua me la vedo io”
Oliver sussurrando all’orecchio di Chloe: “Io non ti lascio qui con la bestia”
Davis sentendo quello parole prese Oliver per la maglietta e gli urlò: “Io la amo, non le farei del male!”
Oliver: “Nessuno mette in dubbio la tua buona fede, ma ho una lista di persone innocenti e non, che sono morte a causa tua, non sai neanche di cosa sei capace e se solo tu amassi davvero Chloe non le chiederesti di restare accanto a te, perché è come chiederle di morire!”
Chloe: “Davis! Lascialo andare!”
Davis tolse le mani dalla maglietta di Oliver, questo decise di andarsene aprì il portone e salì le scale per tornare da Alex.
Davis: “Chloe non so che mi è presto, scusami”
Chloe: “Oliver ha ragione, per favore è già abbastanza difficile. Baciami e va via” - Chloe ricomincia a piangere.
Davis non disse altro, le si avvicinò lentamente, le mise una mano tra i capelli e l’altra sulla schiena e la baciò. Fu un bacio intenso e lungo, a Davis uscì una lacrima, poi dolcemente si staccò.
Davis: “Addio Chloe”
E così dicendo se ne andò lasciando Chloe interdetta ed immobile.

Fattoria Kent.
È mattina. Clark e Lois si erano addormentati sul divano, Lois aveva la testa sul petto di Clark. Lois si sveglia e quasi guarda stranita Clark, come non ricordando quello che fosse successo, doveva ancora abituarsi a tutto questo. Tante volte aveva dormito in quel divano, ma mai era stato così bello. Lois decide di andare a fare una doccia, lasciando Clark sul divano e coprendolo con una coperta.
Poco dopo anche Clark si sveglia, notando subito l’assenza di Lois. Clark si alza, e appena alza lo sguardo vede Lois con i capelli tutti bagnati e con una tovaglia molto corta, che la copre solo prima del ginocchio, Clark resta senza parole.
Lois avvicinandosi a lui: “Che c’è Smallville, non mi hai mai visto così?”
Clark: “Veramente ti ho anche visto nuda, devo ricordartelo?”
Lois ormai di fronte a Clark: “La voglia di fare le battute non ti passa mai!”
Clark: “Scusami hai ragione, come posso farmi perdonare?”
Lois portando avanti e indietro il dito sul petto di Clark: “Un’idea io l’avrei!”
Clark poggia le mani sul bacino di Lois e i due si baciano.
Clark: “Così va meglio?”
Lois: “Un po’ meglio, adesso dovresti prepararti altrimenti facciamo tardi a lavoro!”
Clark se ne era quasi dimenticato, oggi non poteva andare al Daily Planet, doveva incontrare Alex e Oliver per decidere come procedere con Doomsday. Ma non sapeva cosa inventare a Lois, ormai non era più un’ amica qualunque.
Clark: “Aah quasi dimenticavo, oggi non posso venire al Daily Planet”
Lois: “Perché?”
Clark: “Ho delle cose da fare..”
Lois ridendo: “Cosa una riunione agricola?”
Clark: “Più o meno, devo sistemare alcune cose della fattoria e parlare con alcuni contadini che adesso si occupano della terra”
Lois: “Ok Smallville come preferisci, ci vediamo più tardi allora”
Clark: “Lois? Ti porto a cena fuori stasera?”
Lois: “Si va bene sperando che questa volta non sia bruciata!”
I due si baciano nuovamente, Lois prende la borsa e si avvia verso la porta. Clark aspetta che lei sia andata per andare all’appartamento di Chloe.

Appartamento di Chloe.
Alex è rimasto sveglio tutta la notte, il dolore al polpaccio non cessa, ma la pelle è quasi tutta ricomposta. L’equipe di medici si è data il turno, mentre Chloe e Oliver erano rimasti svegli insieme ad Alex. Nessuno però aveva osato riaprire l’argomento Davis, almeno fino al mattino.
Oliver: “Non continuerai a vederlo, vero?”
Chloe: “Non credo”
Oliver: “Non capisci ne va della tua vita!”
Chloe: “E alla sua chi ci pensa?”
Alex: “Ma di che parlate?”
Oliver e Chloe contemporaneamente: “Di niente!”
Chloe: “Come va?”
Alex: “Ancora male”
In questo momento arriva Clark, Chloe va ad aprirgli.
Clark: “Come sta?”
Chloe: “È quasi più sorprendente di te Clark, le sue ferite si sono rimarginate e la pelle del polpaccio si sta ricreando”
Clark: “Quindi sta bene?”
Chloe: “Non proprio, il processo è molto doloroso”
Clark: “E tu come stai?”
Chloe: “Bene bene”
Clark: “Chloe!”
Chloe: “Ok è stato un addio straziante e sto davvero male, e ho paura per lui, ma anche per te, per Alex e per il mondo intero”
Clark: “Andrà tutto bene, te lo prometto”
Chloe: “Come potrà andare bene Clark? Comunque vada lo scontro perderò qualcuno che amo”
Clark l’abbraccia. Era da tanto che non si abbracciavano. Ad entrambi questo era mancato e adesso Chloe sentiva che è vero che comunque andava avrebbe perso qualcuno che amava, ma adesso non aveva dubbi sarebbe stata la morte di Clark a farla morire dentro.
Alex: “La finite di spupazzarvi!”
Clark: “La tua lingua biforcuta non si ferisce mai, vero?”
Alex: “Allora come è andata ieri sera?”
Oliver: “Perché che succedeva ieri sera?”
Chloe: “Già, cosa?”
Clark con un sorriso malizioso: “Io e Lois stiamo insieme”
Oliver: “Sul serio? Era ora!”
Chloe: “Cosa? Clark Kent si è schiarito le idee come vedo”
Clark: “Già”
Alex: “Mi dispiace interrompere questo storico momento ma abbiamo una minaccia che incombe sul mondo adesso, ne parliamo?”
Clark: “Chloe se non te la senti di restare...lo capiamo”
Oliver: “Lei deve restare! È un membro ufficiale della lega della giustizia”
Clark: “Cosa? È da quando?”
Alex: “E quale sarebbe il tuo superpotere?”
Chloe: “Io sto alla torre di controllo, organizzo i lavori, li coordino”
Oliver: “Ok ora seriamente, Clark hai delle idee?”
Clark: “So che adesso mi verrai a dire che non cambio mai, che preferisco lavorare per conto mio, ma di fatto è così. Credo che dovrei combattere da solo. In fondo è me che vuole e tu e voi altri potreste solo farvi del male”
Alex: “Tutti tranne me!”
Clark: “Alex! Ragiona non ti sei ancora ripreso, e saresti debolissimo, e poi Doomsday è me che vuole attaccare, hai già combattuto una volta al posto di Kal - El”
Alex: “Clark non puoi farmi questo! Lui ha...ha ucciso i miei genitori! Lui li ha fatti fuori davanti a me, è la mia vendetta non la tua!”
Clark: “È il mio destino, non il tuo Alex”
Alex piangendo: “Cosa cazzo dici? Te l’ho detto non credo nel destino, il destino è stupido. Io combatterò contro la bestia”
Clark: “No, tu non lo farai. Ucciderlo non ti farà stare meglio”
Alex: “Come puoi saperlo? Come? Loro sono morti Clark! Avevano 35 anni, una vita davanti e un figlio da crescere. Glielo devo!”
Clark: “Non credo sarebbero felici di vedere questo desiderio di vendetta nei tuoi occhi”
Alex piangendo e urlando: “Piantala Clark, tu neanche li conoscevi. Come pretendi di sapere cosa si aspettavano da me?”
Clark: “Allora ti dirò cosa mi aspetto io da te. Sei un ragazzo fantastico, sei maturo ed intelligente. Soffri tanto ma sempre in silenzio. Sei chiuso, ci chiami amici ma non ti sfoghi. È il tuo carattere. Da uno come te, da mio fratello, non mi aspetto desiderio di vendetta”
Alex piangendo ancora: “Clark, sta attento. Non voglio perderti”
Clark: “Ti prometto che tornerò!”
Alex: “Sai da quando loro sono morti il mio unico chiodo fisso è stato trovare Doomsday e ucciderlo, e adesso non so di cosa occuparmi”
Clark: “Occupati di guarire, e di vivere una vita da sedicenne”
Alex: “Ci proverò”
Oliver: “Clark in qualsiasi momento chiamaci, arriveremo subito se la situazione dovesse degenerare”
Clark: “Ok grazie”
Chloe: “Lo dirai a Lois?”
Clark: “Dirle cosa? Che sono kryptoniano? Che potrei morire in uno scontro con la bestia che ha messo K.O. parecchie persone al tuo matrimonio? Non saprei da dove cominciare”
Chloe: “Puoi contare su di noi, anche per questo”
Clark: “Grazie, oggi andremo a cena. Glielo dirò, adesso vado”
Oliver: “Clark! Dovresti cercare subito Davis”
Clark: “È quello che farò!”
Clark va via dall’appartamento di Chloe e va a cercare Davis, lo trova in ospedale.

Ospedale.
Clark: “Davis io e te dobbiamo parlare”
Davis: “E cosa dobbiamo dirci? Dovremo combattere o cosa?”
Clark: “Tu sei venuto in questo mondo per uccidermi, e per distruggere il mondo”
Davis: “Doomsday è venuto qui per quello che hai detto, io sono un paramedico”
Clark: “..che ha ucciso molte persone ultimamente”
Davis: “Io non volevo, ma è la mia vera natura”
Clark: “Lo so, ci vediamo domani. Alle 11 in questo campo” - gli passa un indirizzo - “ho già controllato così non faremo del male a nessuno”
Davis: “E se io non dovessi venire?”
Clark avvicinandosi: “Verrai”
Clark se ne va e decide di andare al Daily Planet per passare un po’ di tempo con Lois, si erano appena messi insieme ma dovevano già separarsi.

Daily Planet
Lois sta facendo delle fotocopie molto distrattamente, da dietro arriva Clark che le da un bacio sulla guancia.
Clark: “Non ero io l’addetto alle fotocopie?”
Lois: “Ehi, hai già finito?”
Clark: “Si mi sono sbrigato prima del previsto”
Jimmy: “Quanto siete romantici, i futuri Signori Kent!”
Lois: “Olsen sparisci!”
Jimmy: “Si, ma una cosa dovete permettermela. Ho fiuto nelle storie d’amore, escludendo quelle che mi riguardano, l’avevo capito subito che Clark e Lois erano fatti per stare insieme!”
Lois: “Bravo l’indovino!”
Jimmy: “Certo che l’amore non ti ammorbidisce per niente eh? Povero Kent”
Clark: “Dai Jimmy!”
Jimmy: “Ok me ne vado, comunque se avete bisogno di me, questo sono il mio numero e il mio indirizzo”
Lois: “Abiti vicino al Planet?”
Jimmy: “Beh si per ora faccio solo casa lavoro, lavoro casa. Quindi è l’ideale”
Il pomeriggio passò così tra dolci coccole e un po’ di lavoro, Clark non sapeva davvero come dirle che sarebbe dovuto andare via.

Fattoria Kent.
Era sera, e Lois e Clark si stavano preparando per andare a cena.
Lois: “Sai Smallville, credo che dovrei trovarmi un altro posto dove abitare”
Clark: “Cosa? Perché? Non ti piace avermi sempre intorno?”
Lois: “Si che mi piace, ma rischiamo di diventare una di quelle coppie che passano troppo tempo insieme e non apprezzano più il tempo che passano insieme, insomma lavoriamo insieme, usciamo insieme, viviamo insieme!”
Clark: “Stiamo insieme da soli due giorni e già ti fai questi problemi?”
Lois: “Stiamo insieme da soli due giorni e stiamo già per fare la nostra prima lite?”
Clark: “Spero di no, non stasera”
Lois: “Perché non stasera? Cosa succede d’importante?”
Clark: “È la nostra serata, niente e nessuno deve rovinarla”
Lois: “Ok Smallville, beh siamo a buon punto. Io sono quasi pronta, tu non mi stai mandando alcun messaggio dove dici che non potrai arrivare, dovrebbe funzionare!”
I due si mettono a ridere.
Clark: “Io ti aspetto giù”
Lois: “Ok, sto arrivando”
Clark era giù che aspettava e cercava di trovare le giuste parole, il giusto momento. Lois sta scendendo le scale, Clark la guarda è bellissima, e questa volta poteva gridarlo, poteva dirglielo. Lois aveva ormai sceso le scale ed era proprio di fronte a Clark.
Clark: “Sei bellissima Lois”- e così dicendo la baciò.
I due andarono al ristorante mangiarono e si divertirono ma Clark non trovo un solo attimo buono per dirle della sua partenza.
Lois: “Ti vedo distratto Smallville”
Clark: “No, è...è tutto apposto. Godiamoci la cena”
Clark e Lois tornarono a casa, Clark le si avvicinò e iniziò a baciarla. I due si spostarono in camera da letto, Clark iniziò a sbottonarsi la camicia, i due si poggiarono sul letto.
Lois: “Smallville, mi sa che stiamo bruciando un po’ di tappe”
Clark: “Scusa Lois, io non volevo..”
Lois: “Stai tranquillo”
I due continuarono a baciarsi, e poco dopo si addormentarono. In realtà fu Lois ad addormentarsi, Clark continuava a pensare, ormai glielo avrebbe detto domani, ma come? Una lettera sarebbe stata troppo distante e Lois non glielo avrebbe mai perdonato, ma come avrebbe potuto dirle in faccia una così grande bugia? O come avrebbe trovato il coraggio di dirle chi è veramente Clark Kent? Clark seppur molto perplesso si addormentò.

In un campo di grano
In un campo di grano lo stesso dove Clark e Davis si erano dati appuntamento, Davis stava per trasformarsi in bestia, questa volta sembrava diverso, cresceva sempre più e sembrava ancora più feroce del solito, Doomsday non sarebbe più stato Davis Bloome. Si era definitivamente trasformato. Doomsday era arrivato!
 
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view post Posted on 8/4/2009, 10:53
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bellissimo questo cap!!
 
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47 replies since 5/4/2009, 13:51   1974 views
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