Smallville Italia

Fan Fiction by Piccola Otaku, divisa in diversi capitoli [spoiler]

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caillean90
view post Posted on 8/4/2009, 18:27




ma che bruciare le tappe lois!!!!era ora!!!!
cmq bello,bello,bello...aspetto con impazienza lo scontro finale!!!!!!
p.s.lois e clark. together ..come sono carini!!:wub:
 
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MILKA93
view post Posted on 8/4/2009, 23:16




complimenti, ho letto tutti i capitoli di fila,è una trama davvero carina
 
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caillean90
view post Posted on 9/4/2009, 09:48




il prossimo sarà l'ultimo capitolo???
 
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.:Clois:.
view post Posted on 9/4/2009, 09:55




Bellissima la storia!!!Complimenti
 
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piccola otaku
view post Posted on 9/4/2009, 18:41




CITAZIONE (caillean90 @ 9/4/2009, 10:48)
il prossimo sarà l'ultimo capitolo???

Credo proprio di si! E per domani dovrebbe essere pronto ;)
 
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piccola otaku
view post Posted on 10/4/2009, 15:35




Grazie di cuore a tutti per i complimenti, sono davvero felice che la fan fiction vi sia piaciuta, e un pò mi dispiace che sia giunta al termine, comunque godetevi questo ultimo capitolo. Buona lettura!


Capitolo 6: In the end, the beginning! - Nella fine, l’inizio!



Fattoria Kent
È notte fonda, sono le 3.40. Tutti dormono o dovrebbero dormire a quest’ora, perfino il pensieroso Clark si era addormentato. Ma ad un tratto si sveglia, come tutta Metropolis che lo stava facendo, il suo superudito sentiva persone gridare aiuto ed una grande bestia che stava distruggendo tutto. Clark aveva capito, Davis non c’era più e questo Doomsday preferiva anticipare l’appuntamento. Clark guardò Lois, stava dormendo non avrebbe voluto svegliarla ma doveva dirle che doveva andare.
Clark: “Lois! Svegliati devo parlarti”
Clark: “Lois per favore, non posso perdere del tempo”
Lois: “Non puoi aspettare domani Smallville, io starei dormendo”
Clark: “Lois io devo andare, non posso aspettare domani”
Lois a quelle parole si svegliò di botto e si alzò.
Lois: “Che intendi esattamente con: io devo andare, e dove?”
Clark: “Lois ti fidi di me?”
Lois: “Come di nessun’altro”
Clark: “Non posso dirti dove sto andando o a fare cosa, e non so neanche se e quando tornerò. Ma tu devi promettermi che devi restare qua al sicuro e non girare per Metropolis che è in pericolo”
Lois: “Aspetta che stai dicendo? Io mi fido di te, ma è evidente che tu non di me. Perché non puoi dirmi dove vai?”
Clark: “Lois non ho tempo, migliaia di persone stanno perdendo la vita in questo momento!”
Lois: “La perderai anche tu?”
Clark: “Spero di no”
Lois: “Tu non devi sperarlo, devi promettermelo!”
Clark: “Non posso farti una promessa, senza sapere di poterla mantenerla”
Lois con le lacrime agli occhi: “Non voglio perderti”
Clark: “Devo andare Lois”
Così dicendo Clark le da un forte abbraccio e poi i due si baciano.
Clark: “Lois?”
Lois: “Si?”
Clark: “Non credevo che te l’avrei mai detto, ma sono davvero innamorato di te, ti amo Lois”
Lois rimase interdetta senza dire una parola, Clark la guardò ma poi con la supervelocità andò via. Lois adesso non sapeva cosa fare ma sapeva che avrebbe potuto non rivederlo mai più, doveva dirglielo anche lei, perché anche lei lo amava. Così in fretta scese le scale, aprì la porta ed urlo il nome di Clark, lei non poteva saperlo ma lui era già arrivato a destinazione.

Appartamento di Chloe
Clark doveva prima passare da Alex e gli altri per avvisarli che la missione stava avendo inizio.
Clark: “Doomsday sta già facendo stragi di persone, io vado”
Chloe: “Che hai detto a Lois?”
Clark con un volto triste: “Che dovevo andare e che non so se tornerò”
Alex: “Tu tornerai, non ti farai uccidere, perché se avrai bisogno di una mano mi chiamerai!”
Clark: “Vedremo, io adesso vado”
Clark con il superudito riuscì a risalire da dove venivano le urla. Era una zona abbastanza centrale di Metropolis e Doomsday stava mandando in frantumi palazzi su palazzi. Adesso aveva chiaro come agire, avrebbe portato Doomsday da qualche parte più isolata e avrebbe chiamato Alex per aiutare la povera gente che era rimasta ferita, così ritornò velocemente a casa di Chloe.
Oliver anch’esso da Chloe: “Che ci fai ancora qui?”
Clark: “Chiama tutta la lega della giustizia, chiama Alex dovete dare una mano in città, Doomsday ha già distrutto palazzi e ferito persone, io lo porterò via dalla città”
Oliver: “Sta attento Clark, non voglio essere io a raccogliere i cocci del cuore di Lois”
Clark ritornò a Metropolis e si avvicino a Doomsday.
Doomsday: “Kal - El sei in ritardo, ti aspettavo”
Clark: “Sei tu che sei nettamente in anticipo, andiamo non è qui che combatteremo”
Doomsday: “Io sto dove decido io!”

In un campo di grano.
Seppur Doomsday fosse alto quasi il doppio di Clark, questo riuscì ugualmente a prenderlo e portarlo in un campo di grano, quello in cui si erano dati appuntamento.
Doomsday: “Ti ucciderò, e dopo distruggerò il mondo”
Clark: “Non te lo permetterò!”
I due iniziarono a combattere, Doomsday era nettamente più forte di Clark, che questo per cercare di tenere il suo passo faceva il doppio della fatica. Clark inizia a combattere con tutte le sue forze perché sa che questa volta sarà più difficile delle altre. Inizia a sferrargli una serie di pugni e pedate ma Doomsday riesce ad anticipare tutte le sue mosse. A quel punto Clark capisce che deve iniziare a muoversi più velocemente e così ci riprova, inizia a dare dei pugni e delle pedate molto velocemente, Doomsday non riesce più a fermarlo, ma i pugni e le pedate di Clark sembrano non scalfire neanche un po’ la pelle di Doomsday, questo prende per la vita Clark e inizia a sbatterlo per terra, Clark inizia a sanguinare, la battaglia si fa sempre più dura.

Nel mentre alla Fattoria Kent.
Lois è davvero in preda al panico, non sa cosa fare. Pensa alle parole di Clark, le aveva detto di non andare in giro per Metropolis ma non riusciva a stare lì senza far niente, così si vestì, prese la macchina e si avviò all’appartamento di Chloe.

Appartamento di Chloe.
Bart era appena arrivato all’appartamento di Chloe.
Bart: “Wow Chloe, ogni volta che ti vedo sei sempre più bella!”
Chloe rise.
Oliver: “Piantala Bart!”
Bart: “Che c’è capo? Chloe è la tua donna?”
Oliver: “No, ma non significa che ogni cosa che pensi devi dirla, sei qui per aiutare della povera gente, non per provarci con Chloe”
Bart: “Ok scusami!” - così dicendo Bart si avvicinò a Chloe e le sussurrò: “Qua sento odore di gelosia”
Oliver: “Ti ho sentito, Bart. Mettiamoci a lavoro, dai!”
Lois bussa alla porta. Chloe va ad aprire.
Chloe: “Ehi...Lois, che ci fai qui?”
Lois: “Fammi entrare”
Lois entra e si accorge di qualche persona di troppo in quell’appartamento.
Lois: “E tu che ci fai qui?” - rivolgendosi ad Oliver - “E poi tu chi saresti?” - guardando Bart - “Mi spiegate che sta succedendo?”
Oliver: “Lois, lui è Bart, un nostro amico”
Lois: “Ollie che sta succedendo?”
Oliver: “Ti ricordi la bestia che ci attaccato al matrimonio di Chloe? È tornata”
Lois quasi con le lacrime agli occhi: “E Clark che c’entra con tutto questo? Dov’è?”
Alex: “Non lo sappiamo Lois”
Lois scandendo bene le parole: “Sei un terribile bugiardo, Alex dove è Clark?”
Oliver: “Non prendertela con lui, non dobbiamo essere noi a dirti dov’è o cosa c’entra lui”
Lois: “Chloe, Chloe noi siamo cugine, noi ci vogliamo bene, non puoi mentirmi anche tu!”
Chloe: “Lois non fare così, non mettermi in questa situazione”
Lois: “E tu ci pensi in quale situazione sono io? Clark se ne è andato non so dove, potrei non rivederlo mai più!”
Chloe cercando di abbracciarla: “Mi dispiace”
Lois evitandola: “No Chloe non è di un abbraccio che ho bisogno, ma della verità”
Oliver: “Non possiamo dirtela”
Lois ormai in lacrime: “Ok, va bene. Io vado”
Alex: “Non dovresti camminare, dovresti tornare a casa o restare qui, fuori è pericoloso”
Lois: “Non mi farò fare la predica da un ragazzino di sedici anni”
E così dicendo Lois andò via. Stava scendendo le scale ormai non le restava che piangere, quelli erano i suoi amici e non le dicevano la verità, Clark era il suo ragazzo e non le aveva detto la verità. Cercò le chiavi della macchina nella borsa, ma il suo sguardo si posò su un biglietto da visita, era di Jimmy. In quel momento pensò alle sue parole: se avete bisogno di me, ecco il mio indirizzo. Lois decise di andare da lui, sapeva bene che Jimmy non avrebbe potuto dargli le risposte che voleva ma appunto per questo decise di andare, perché almeno lui non avrebbe potuto mentirle.

Nel campo di grano
Clark e Doomsday continuavano a combattere incessantemente, Clark era davvero stanchissimo, avrebbe voluto chiamare Alex per avere una mano ma sapeva con certezza che c’avrebbe rimesso la vita, quindi decise di continuare a fare tutto da solo. Doomsday appariva anch’esso un po’ stanco, ma continuava a combattere tranquillamente. Mentre i due combattevano, Clark lo guardò e si chiese cosa sarebbe successo se una di quelle sporgenze che aveva nel corpo si fosse spezzata. Ma capì che non c’era tempo per pensare, doveva agire, doveva provare.

Appartamento di Chloe.
Bussano alla porta. Era Jonh Jones. Chloe fu molto sorpresa di vederlo.
Chloe: “Buonasera, come posso esserle d’aiuto?”
Jonh Jones: “Sto cercando Alex, Clark è in pericolo”
Chloe davvero preoccupata: “Non starà morendo vero?”
Jonh Jones: “Non ancora, non è in grado di combattere da solo”
Chloe chiama Alex e gli chiede di venire subito all’appartamento. Alex arriva.
Alex: “Lei deve essere il marziano”
Jonh Jones: “Non c’è tempo per le presentazioni, devi andare da Clark, prendi questo cristallo posizionalo in direzione di Doomsday e questo verrà imprigionato. Ma fa attenzione se per sbaglio invece di essere nella traiettoria di Doomsday, il cristallo dovesse essere nella traiettoria di Clark, allora sarebbe lui ad essere imprigionato”
Alex: “Ok ho capito tutto, farò attenzione. Dove trovo Clark?”
Jonh Jones: “È nel campo di grano dove si erano dati appuntamento, fai in fretta!”
Alex inizia a correre, è molto preoccupato ed agitato, è tutto nelle sue mani.

Appartamento di Jimmy
Lois era appena arrivata all’appartamento di Jimmy, tutto intorno era distrutto. E sempre di più pensava a Clark, si chiedeva se lo avrebbe mai rivisto. L’appartamento di Jimmy si trovava proprio di fronte al Daily Planet, o quello che restava del Daily Planet. Lois bussa alla porta. Jimmy le apre, la vede abbastanza scossa.
Jimmy: “Lois, è tutto apposto?”
Lois piangendo: “No che non lo è, Clark è la fuori, potrebbe morire e io...io non ho gli ho detto neanche che l’amavo”
Jimmy abbracciandola: “Lois, mi dispiace. Vedrai riuscirai a vederlo, andrà tutto bene”
Lois: “Come puoi dirlo Jimmy?”
Jimmy: “Non lo so, almeno lo spero, non merita quella fine, la vostra storia non merita di finire”
Lois: “Io vorrei almeno dirgli addio”
Jimmy: “Ehi Lois, non devi dirlo neanche per scherzo Kent è uno in gamba, ritornerà e non per un addio strappalacrime!”
Lois: “Grazie Jimmy, sei...sei l’unico su cui posso contare”
Jimmy non sapeva cosa dire, non aveva mai visto Lois così, non l’aveva mai vista piangere, meno che meno per amore. Ma anche lui sentiva che Lois era forse l’unica che anche dopo la rottura con Chloe si era mostrata un po’ interessata a lui.
Lois: “Mi spieghi com’è che adesso che non sei più il marito di Chloe mi sento più vicina a te, di quando eravamo cugini?” - disse facendo una sorriso.
Jimmy: “In realtà...beh in realtà sono ancora il marito di Chloe, e sono ancora tuo cugino, ma credo di essere innanzi tutto un amico”
Lois: “Un grande amico, Jimmy”
Jimmy: “Se vuoi per questa notte puoi restare qui, fuori è pericoloso”
Lois: “Ho sentito questa frase in tutto oggi, tre o quattro volte! Comunque preferisco tornare in fattoria nel caso Clark tornasse”
I due furono interrotti da un lampo, iniziava a piovere.
Jimmy: “Già non si sa mai, comunque sbrigati allora inizia a piovere”
Lois: “Pensi che io sia stupida, a credere che tornerà così presto?”
Jimmy: “Amare non è mai stupido, Lois. Adesso vai”
Lois abbracciandolo: “Grazie Jimmy”
Jimmy: “Se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa. Io sono sempre qui, chiamami se hai sue novità”
Lois scese le scale è andò via, quella che sembrava essere una pioggerellina si trasformò invece in un vero e proprio temporale.

Nel campo di grano.
Il temporale si faceva sempre più duro, come la battaglia tra il bene e il male. Doomsday e Clark continuavano a combattere, e Clark era pronto per attuare il suo piano. Iniziò a correre velocemente, fece un piccolo salto e provò a staccare una di quelle sporgenze, ma erano davvero durissime e Doomsday iniziò a scuotere la testa su cui Clark era attaccato, ma Clark provò ancora e mettendo tutta la forza di cui era provvisto riuscì a spezzare una di quelle sporgenze, alche Doomsday si accasciò a terra. Fu in quel momento che arrivò Alex.
Alex: “Clark, spostati. Subito!”
Clark: “Non dovresti essere qui, va via!”
Alex: “Diamine Clark! Spostati!”
Clark non capiva ma decise comunque di spostarsi, così Alex si avvicinò alla bestia, la guardò e per un secondo ricordò quella notte, i suoi genitori, i colpi che la bestia gli dava e lui che non provava tanto dolore, come le cose fossero cambiate in così poco tempo. Alex prese il cristallo di John Jones dalla tasca e lo puntò verso la bestia, ormai quasi morta. Doomsday venne letteralmente aspirato dal cristallo, ma la corrente che questo portò fu così potente da far perdere l’equilibrio ad Alex. Era finita, la bestia era stata sconfitta. Alex si stava rialzando, quando sentì un rumore, era Clark. Si era accasciato a terra, stava per morire, il suo corpo era tutto ferito, la sua bocca sputava sangue, Alex ne rimase impressionato.
Clark con una voce quasi inudibile: “Portami da Lois”
Alex acconsentì alla richiesta, lo prese in braccio e con la supervelocità arrivò alla fattoria.

Fattoria Kent.
Lois era accanto alla porta, come ad aspettare il ritorno di Clark, dal vetro poteva vedere la pioggia, che tristezza che le metteva, ma quella pioggia la faceva sentire un po’ meno sola, anche il cielo stava piangendo. Ma ad un tratto come dal nulla Alex con Clark era arrivato, Lois non capiva, da dove fosse uscito Alex. Ma non perse del tempo a chiederselo, usci fuori. Si mise a correre.
Lois: “Clark!”
Alex: “Lois non vorrei rovinare il momento, ma io credo che lui stia...”
Lois: “Sta zitto, Alex!”
Alex poggiò Clark sul prato e si allontanò di qualche metro, aveva capito che in quel momento doveva lasciarli soli. Lois piangeva sempre di più. E la pioggia si faceva sempre più fitta, sia Lois che Clark erano bagnati fradici, Lois si sedette per terra e poggiò la testa di Clark sulle sue gambe.
Lois: “Clark, Clark ascoltami!”
Clark con un tono di voce molto basso: “Lois, mi dispiace”
Lois: “Non fa niente, adesso ti porto in ospedale, ti riprenderai!”
Clark: “Lois, non funziona così, non per me”
Lois non capiva, ma sempre di più guardandolo si convinceva che quello era un addio.
Lois piangendo sempre più: “Clark, io voglio dirti una cosa. Clark anche io ti amo, e non pensare che io lo stia dicendo solo perché potresti...perché potrei non rivederti mai più, io lo penso davvero!”
Clark: “Lois lo so, non servono parole per descrivere quello che provi, i tuoi occhi solo lo specchio della tua anima, basta guardarti dritto negli occhi, per sapere cosa ti stia passando per la testa”
Lois: “Non lasciarmi Clark”
I suoi occhi stavano per chiudersi. Alex si avvicinò, aveva un debole per Lois e vederla così gli faceva del male, e Clark era la prima persona che gli aveva offerto qualcosa, era come un fratello.
Alex: “Clark cosa posso fare per te?”
Clark: “Il sole giallo, lui mi da forza, mi ristora!”
Alex: “Non possiamo aspettare che sorga, è ancora notte qui. Ti porterò dall’altra parte del mondo”
Lois ascoltava ma non capiva.
Alex: “Lois fidati di me, fosse l’ultima cosa che faccio, te lo riporterò vivo!”
Così dicendo prese in braccio Clark e si mise a correre, più veloce che poteva. Lois rimase lì con la pioggia e le lacrime che scendevano, seduta per terra, aspettando per il suo ritorno.

Shangai - Cina
Alex ne aveva sempre sentito parlare di questo posto, suo padre c’era stato quando era giovane, così fu il primo posto al quale pensò.
Alex: “Ok, adesso starai meglio?”
Clark: “Non proprio, il sole giallo...io devo esserci a contatto”
Alex sbalordito: “Cosa? E come faremo? Ah si giusto, fai un bel salto!”
Clark: “Alex faccio fatica a parlare e a respirare, non riesco a saltare, non riesco a fare niente”
Alex si fermò un attimo a pensare, lui non li sapeva fare i super salti e poi senza ossigeno e con il sole così vicino non avrebbe resistito. Ma poi pensò ad un’altra soluzione.
Alex: “Ok ho pensato una cosa, potrebbe non riuscire, ma vale la pena provare!”
Clark: “Di cosa si tratta?”
Alex: “Sta a vedere, dovrai solo riuscire a stare sospeso quando arriverai vicino al sole”
Clark: “E come ci arrivo?”
Alex: “Così!”
Alex indietreggiò un po’, prese per le due estremità Clark iniziò a correre e dopo con tutta la forza che aveva lo lanciò verso l’alto, dopodiché cadde a terra sfinito. Alex c’era riuscito, Clark stava arrivando al sole, e più si avvicinava al sole più si sentiva meglio. Adesso Clark lo aveva di fronte, il grande sole giallo, incredibilmente riuscì a stare sospeso nell’aria, una grande luce calda lo avvolgeva e a poco a poco riprendeva le sue forze. E dopo, quasi senza accorgersene cercando di scendere sulla terra, iniziò a volare! Era una sensazione fantastica, si sentiva libero, non aveva paura di niente, scese giù per prendere Alex.
Clark: “Ti va un giro?”
Alex era senza parole, si lasciò prendere da Clark e i due iniziarono a volare.
Alex: “Io non capisco, stavi per morire e adesso hai perfino imparato a volare! È qualcosa di fantastico!”
Clark accelera un po’, arriva all’appartamento di Chloe.

Appartamento di Chloe.
Alex: “Tu non sali?”
Clark: “No, non posso. Avverti tu gli altri che sto bene, devo andare da Lois”
Alex: “Giusto, vai!”
Chloe: “Aspetta Clark!”
Clark si gira e la vede, i due si danno un forte abbraccio, e Chloe per un attimo pensa a Davis, non lo avrebbe più rivisto! Ma Clark, il suo migliore amico, grazie a Dio, era qui con lei, stretto in un forte abbraccio.
Chloe: “Adesso vai, Lois ti aspetta!”
Clark: “Sai Chloe? C’è una novità!”
Chloe: “Che genere di novità, Clark?”
Clark non rispose, si limitò soltanto ad alzarsi in volo, Chloe rimase senza parole.

Fattoria Kent.
Lois era ancora là fuori, con la pioggia che continuava a scendere. Ad un tratto Lois alzò lo sguardo, non poteva credere a quello che vedeva, un uomo stava volando, Clark scese per terra, Lois capì che era il suo uomo a volare, rimase senza parole nel vederlo senza neanche un graffio, si mise a correre e gli saltò addosso.
Clark: “Non ti lascerò mai più, Lois, mai più!”
Lois: “Clark ho avuto così paura di perderti!”
Clark: “Anche io!”
Lois: “Tu stavi morendo, eri pieno di ferite, sono passati 10 minuti e non hai neanche un graffio, ehi Smallville esigo delle spiegazioni!”
Clark: “Tutto quello che vuoi Lois!”
Così dicendo lasciò scendere Lois, i due si presero per mano ed entrarono in casa.


***FINE***

 
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caillean90
view post Posted on 10/4/2009, 16:02




:cry: :cry: ..lois e clark together!!!e a persino volato!!
 
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aLe•SgLaNs
view post Posted on 10/4/2009, 22:03




oddio bellissimo!!!!!! :mecry:
mi è piaciuta veramente tanto questa FF, complimenti!!!
ne scriverai un'altra vero?? :hurrah:
 
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piccola otaku
view post Posted on 10/4/2009, 22:13




CITAZIONE (aLe•SgLaNs @ 10/4/2009, 23:03)
oddio bellissimo!!!!!! :mecry:
mi è piaciuta veramente tanto questa FF, complimenti!!!
ne scriverai un'altra vero?? :hurrah:

Beh credo proprio di si, visto che questa è piaciuta e ho un pò di pubblico :D dopo Pasqua butterò giù qualche altra idea ;)
 
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view post Posted on 11/4/2009, 09:54
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giornalista del Torch

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beh bellissima sta fan fiction!!! complimenti
 
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tomanderikalove
view post Posted on 15/4/2009, 09:07




Davvero bravo :ok:
 
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..::¤†xXx:~»7µ®©hù™»
view post Posted on 30/4/2009, 20:07




CITAZIONE (aLe•SgLaNs @ 6/4/2009, 22:21)
CITAZIONE (piccola otaku @ 6/4/2009, 21:02)
Era Lana.Una lacrima perforò il suo viso.

NN vorrei sembrare perfida ma......evvai!!!
la ruota gira cara lana, la ruota gira!!! :P:
-------
comliments piccola otaku, continua continua

ahahahahahh appena ho letto questo commento sono morto dalla risate xD la ruota giraa hahahaha :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto:
comunque bellissima FF complimenti :hurrah:
 
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..::¤†xXx:~»7µ®©hù™»
view post Posted on 30/4/2009, 20:47




:piange: leggendo quelle frasi di Lois mi viene da piangere :piange: troppo commovente e poi lui che vola...Bellissima stupenda fantastica FF!!! :applausi: :applausi: come dico sempre mi dispiace che non accade nel film :cry:
 
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MisterBot
view post Posted on 4/9/2009, 15:05




Un vero capolavoro!
 
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piccola otaku
view post Posted on 4/9/2009, 15:09




CITAZIONE (MisterBot @ 4/9/2009, 16:05)
Un vero capolavoro!

:o: Grazie davvero, troppo buono :hug:
 
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47 replies since 5/4/2009, 13:51   1974 views
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