DiciannoveOliverChloe sembrava davvero soddisfatta di quello che aveva scoperto; in effetti era notevole ma, adesso ci voleva un piano, e questa volta si faceva sul serio. Per prima cosa avremo dovuto sbarazzarci di Tess per sempre; non sto parlando di omicidio, ma avrei falsificato abbastanza documenti della LuthorCorp per sbatterla in prigione; se lo meritava. Poi ci saremo recati nell' Artico una seconda volta per vedere cosa fare con quei maledetti Kandoriani.
Nei mesi passati, Clark e Kara con i loro poteri erano riusciti a mettere su una buona parte della fattoria, dandoci ospitalità anche a noi altri, poichè delle nostre abitazioni non era rimasto quasi niente. Chloe invece, aveva deciso che sarebbe stato meglio rimanere 24 ore su 24 alle Watchtower.
Quella mattina ci eravamo svegliati tutti di buon umore, pensando che quel giorno avrebbe segnato la fine di Tess Mercer, ma se avremmo saputo che quel giorno avrebbe segnato l' inizio della fine, forse...beh, non saprei dire se avremmo potuto cambiare il corso degli eventi.
<<buongiorno Tess>> la salutai mentre tutti gli altri si stavano preparando per andare a Metropolis da Chloe; lei era seduta sulla sedia della sala da pranzo della tenuta dei Kent.
<<sai oggi che giorno è?>>
<<giovedi?>> disse lei con fare interrogativo
<<precisamente è il tuo ultimo giovedì di libertà>>
<<che vuoi dire?!?>> disse sbarrando gli occhi
<<voglio dire che sappiamo tutto, che sei alleata con Zod e Kandoriani e che sei qui solo per spiarci>>
<<non so di cosa tu stia parlando Oliver>> si alzò di sbotto dalla sedia
<<si che lo sai. Ti sbatterò in prigione Tess è una promessa>>
A quel punto si calmò, con una certa serenità e cattiveria negli occhi, come se non dovesse più mentire su quello che aveva fatto.
<<pensavo che il tuo desiderio fosse quello di uccidermi. Soprattutto dopo la morte di tua figlia, credevo che il tuo animo si fosse indurito un poco, ma vedo che ti rammolisci ogni giorno sempre di più appresso ai tuoi amichetti Freccia Verde. >> disse con aria provocatoria
<<non ti ucciderò non temere,ma se mi constringi...>>
<<fai come vuoi, ma sono ricca e con il denaro si può corrompere chiunque. Uscirò di prigione in men che non si dica>>
<<qui ti sbagli...sai i miei "amichetti" sono molto speciali, uno di loro potrebbe senza molti problemi accedere al tuo conto bancario e prosciugartelo in due minuti scarsi>>
<<chloe è brava ma non è un mago>>
<<non sto parlando di Chloe. Tess giuro che ti ridurrò a niente, è una promessa che manterrò>>
<<non sai di cosa sono capace>> disse con un velo di incertezza nella voce
<<purtroppo lo so fin troppo bene, invece...>>
L'unico punto dove mi sbagliai in quel discorso era stato quando, credevo ci fosse inceretezza nella sua voce.
ChloeQuella mattina abbandonai per un po' la Watchtower prima dell'arrivo dei ragazzi, per andare a prendere una boccata d'aria. La tentazione di mollare tutto e andare da Janice era forte, ma sapevo benissimo che non avrei mai potuto abbandonare Oliver e i mei amici.
Mentre camminavo mi accorsi che ancora dovevo fare abitudine a una Metropolis che sembrava tutto all'infuori che la città dove avevo ottenuto il mio primo lavoro. La Metropolis del Daily Planet, delle grandi aziende, frenetica e criminale era oramai diventata la Metropolis devastata, scossa da brevi ma non lievi terremoti e...criminale; forse era l'unica cosa che era rimasta uguale, quella. Di Smallville si poteva dire quasi lo stesso.
Quando ero quasi ritornata alla mia Torre, vidi la macchina dei ragazzi arrivare (non era il pick up rosso di Clark o una delle macchine costose di Ollie, bensì un furgoncino non proprio nuovo ma che camminava bene. Quelle erano ormai "defunte" e in tutto quel casino di certo il tuo primo pensiero non era quello di andare in concessionaria a comperarti una bella auto nuova), quindi ci incaminnammo insieme.
<<preoccupata Tess?>> dissi mentre eravamo in ascensore <<oliver ti ha fatto quel discorsetto vero?>>
<<st****a>> ringhiò
<<ehi calmati, bellezza...avrai tutto il tempo di insultarmi da dietro le sbarre>>
Inserii il codice di sicurezza ed entrammo nella nostra base.
<<che si fa oggi?>> mi chiese Lois
<<per prima cosa ci occupiamo della nostra amichetta dai capelli rossi...>>
<<poi?>>
Credevo di aver capito cosa volesse sapere veramente
<<forse è meglio se non vieni con noi nell' Artico Lois>> dissi mentre accendevo i computer
<<come sarebbe a dire? Non puoi tagliarmi fuori così>>
<<lo so ma...>> trovai una brutta sorpresa all'accensione però <<cosa diavolo è?>>
Gli schermi dei computer non erano affato normali; sopra ci scorrevano tanti codici verdi, in una lingua sconosciuta all'uomo ma a me, che avevo passato molto del mio tempo con Clark Kent, ben conosciuta.
<<che cavolo sono questi?>> chiese Lois
<<è Kriptoniano>>
<<kripto che?>>
<<kriptoniano è la lingua della gente di Clark, presto va a chiamare lui e Kara>>
<<wow! Smallville ha pure una lingua tutta sua!>>
<<presto!>>
La giornata non era esattamente iniziata come avevo previsto
<<che cosa c'è scritto?>> chiesi a Clark e Kara
<<è un codice di un virus informatico Kriptoniano, molto difficile da rimuovere>> mi spiegò Kara
Ben presto pure Oliver e gli altri si accorsero che c'era qualcosa che non andava
<<che cosa succede Chloe?>> mi chiese Oliver
<<ho due notizie: una buona ed una cattiva; quella buona è che credo di aver scoperto cosa hanno progettato i Kandoriani in tutti questi mesi>>
<<e quella cattiva?>>
<<che è un virus informatico letale, e credo che abbia attacato tutto il pianeta>>
Cercai invano di rimuoverlo, ma sprecai solo tempo.
<<senza offesa, ma la tecnologia di Krypton è un passo avanti a quella terrestre...molto avanti>> sentenziò Kara
<<lo so, devo ammettere che hanno centrato il bersaglio>>
<<che vuoi dire?>> mi chiese Oliver
<<voglio dire che la nostra è una società basata sulla tecnologia, il pianeta andrà in tilt, in meno di un giorno. E non è tutto: potranno controllare tutti i sistemi informatici della Terra compresi quelli del governo>>
<<quindi che facciamo?>> disse Jhon
<<cambio di progamma: si parte subito per l' Artico, e dobbiamo scoprire cosa hanno in mente>>
<<e Tess?>> disse Oliver
<<non lo so! Legala, sedala, imbavagliala! Fanne ciò che vuoi! Ma fa in modo che il tuo jet sia pronto in meno di mezz'ora!>>
<<ma ci renderà solo le cose più difficili!>>
Mentre ero impegnata a discutere con Oliver, non mi accorsi che Bart stava provando a dirci qualcosa.
<<ehm...ragazzi! Ragazzi!>>
<<che vuoi?!?>> gli gridai ormai spazientita
<<credo che dove debba rimanere Tess non sia più un problema...>>
<<perchè?>>
<<perchè è scappata>>
<<come sarebbe a dire scappata!>> gli urlò Oliver
<<ascoltami non è colpa mia, un minuto fa stava qua, e adesso non c'è più>> si giustificò Bart
Di mio malgrado mi accorsi, che dalla cassaforte era sparito il veleno e l'anello di Clark. A che le poteva servire l'anello?
<<come ha fatto ad aprirla?>> mi chiese Clark, il quale stava entrando in panico anche lui.
<<qui dentro è tutto computerizzato, il virus ha attacato tutta la Watchtower, anche i sistemi di sicurezza, permettendo a Tess di scappare e aprire la mia cassaforte>>
<<mica era l'unica fiala di veleno a disposizione?>>
<<davvero mi credo stupida Clark? Ne ho per un'intero esercito!>>
A quel punto Oliver disse: <<potremo raggiungere l' Artico prima di lei>>
<<che intendi?>> chiesi alquanto perplessa
Lui mi mostrò la chiave ottagonale, dalla quale si poteva accedere all'Artico direttamente dalle grotte di Smallville.
<<sono stato ben attento a non perderla, quano Zod ci aveva catturato>>
<< bravo Ollie! >>
CONTINUA
ps: grazie per i commenti!