| E andiamo avanti.......... col girone dei LUSSURIOSI
Sono riuscito a trovare due x paolo e francesca
Svegliommi tempo dopo col padre mio che tra le braccia mi tenea, al che dissi «Padre che accadde?» ed elli a me «figliuol, se non lo sai tu come faccio a saperlo io?». Intorno mi guardai, e niente capii. Ero all’inferno, ma dove esattamente? Fuoco vedevo io in quel loco, ma che cazzo fu?
«Padre» feci io «che tu mi voi spiega’?» ed elli a me «figliuol, credo che tra i lussuriosi siam. Coloro che si amaron e che amaron qualcun altro o che con esso sol scoparon» Io lo guardai, con sguardo privo di umana emozion. Non capivo «figliolo» fece elli a me «mi pari particolarmente imbecil in codesto periodo. Che accadde?» Io sorrisi al padre mio, ma capir voleo. «Padre, potrei io avvicinarmi ad essi e parlar con lor?» ed elli a me «fai un po’ quel che cazzo ti par…» così, avvicinommi ad una figura che mi parea di conoscer, guardandola bene vid’io che piagnea. Quindi le chiesi «Chi fosti tu che piagner continui» ma ella non rispuosemi ed io ad incazzarmi principiai «Rispondimi» il padre mio accanto a me venne e fecemi «figliuol, tatto ci vuol. Ascolta il padre tuo, come fa, con molta cortesia.» e poi ad ella «BRUTTA TROIA, IL FIGLIUOL MIO UNA DOMANDA POSE!! DEGNARLO DI RISPOSTA TU DEVI!!!». Lei di piagner cessò e in volto mi guardò. Al suo fianco un'altra anima comparve che distintamente riconobbi. Egli fu Hanry Small. Non parlava, piagnea. Al che lei parò «Buon uomo, tu voi ch’io rinnovelli…no, non lo devo dir’io» con occhi stralunati la guardai «Insomma» continuò «tu devi saper ch’io sono, anzi fui, Laura Potter, Lang. Moglie di Lionel Lang. Per un periodo fui infatuata di colui che accanto a me gicerà per l’eternità. Un giorno lo incontrai solo solo, Il cuore mi battea a mille all’ora. Quando gli dissi che volevo amarlo, mi diede un bacio e l’amor sbocciò [nessun commento per i diritti d’autore della canzone] non lo dissi al marito mio e con lui mi accoppiai. Amor che null’amato amar perdona, mi fece del costui piacer, una grande mignottona. Mai più lo rividi, fuor che qui. Sarà il mio compagno perenne, per acca e per esse [ignobile gioco di parole]» a piagner riprese e io cominciai a rompermi le palle e da lì me ne andai. Il padre mio vicin mi venne. «Dove fosti andato?» li chies’io ed elli a me «ero a trovar un amico di me. Sempre qui. Whitney tradì la sua amata. Adesso è qui. E qui etterno sarà»
to be continued.....
|
...... divertente cm sempre 
] e tutto a posto. Mi addentrai e notai che piovea, anzi grandinava. Ma fuoco scendea dal ciel. Intorno mi guardai e vid’io tutti grassoni e schifose panze che si tormentavano. Tra esse riconobbi un’anima. Lei fu invaghita di Pete, l’amico mio. Al ché io «Ciao, rimembrarmi vuoi il tuo nome?» al chè uno schiaffo mi mollò «Brutto stronzo imbecille!!! Come puoi tu aver dimenticato il nome di un’amica come me? Io fui Jodi» Allor rimembrai «Infusi di Kryptonite ti facevi. Per dimagrir. Ma poi dalle persone il grasso succhiavi per tenerti in vita.» ella guardommi e disse «Poco tempo dopo che la dieta finii, muorsi [verbo morire, passato remoto] piegata dai muorsi [morsi] della fame. Ora giaccio qui. Per sempre» Io avvicinommi e fecile «Che tu potresti dirmi tre coselline piccine, piccine?» lei guardommi e io andai avanti «Come fu che Smallville in inferno si trasformasse? Cosa mi aspetterà dopo di te? Cosa troverò su Krypton?» un respiro profondo prese «Così Smallville diventò poiché troppi mali ci furono. E le persone che ancor morte non eran adesso a fare spirti son. Come il tuo caro amico Lex…..» altra pausa e ripresa «Dopo di me vedrai tu altre anime. Quasi tutti son nemici che tu hai affrontato e battuto, non tutti ti sorrideran. Abbi pazienza, non ti potranno l’aiuto negar. Tra un po’ su Krypton arriverai. Là c’è il piacer assoluto» ed il padre mio «Che si tromba al suon del liuto?» neanche uno sguardo lei degnollo «Tuo padre accompagnarti là non puote.» Continuò ella «Qualcun più degno troverai che il cammin ti guiderà. Adesso addio, Clark di me non ti dimenticar» A camminar ricominciai e il mio percorso adempito aveo, pensai. Ma sbagliato ebbi. Un gradone enorme vid’io e una scritta ai miei piedi che dicea: “AVARI E PRODIGHI”. E stavolta non caddi come corpo morto cade, ma stetti bello eretto, per veder il prosegui del mio avvenir...........